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Mattarella a Zelensky, pieno sostegno, in gioco la libertà

'Diamo aiuti militari, finanziari, umanitari e di ricostruzione'

"Riconfermo il pieno sostegno dell'Italia all'Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l'ordine internazionale". E' quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale. "La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa" ha detto Mattarella.


 Tra gli altri argomenti di conversazione, sempre secondo quanto si apprende, ci sono stati l'efficacia delle sanzioni economiche alla Russia, la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la lotta alle fake news con la necessità di azioni più efficaci a livello europeo, i bombardamenti delle strutture civili e il rapimento dei bambini ucraini (definito da Mattarella "una pratica straziante e ignobile"), la ricostruzione, i crimini di guerra, l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea. Su quest'ultimo argomento Mattarella ha detto che "la decisione dell'Unione Europea di avviare il processo di integrazione dell'Ucraina è stata storica. L'Italia punta ora ad aiutare l'Ucraina per il raggiungimento dei parametri". 

 


   

"La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa". E' quanto avrebbe detto Mattarella al presidente ucraino nel corso del colloquio. Il presidente della Repubblica ha definito poi "una pratica straziante e ignobile" il rapimento di bambini ucraini da parte dei russi.

"Sono qui per ringraziare l'Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni). Abbiamo con l'Italia valori comuni. Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio". Così il presidente ucraino nel corso dei colloqui. 

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