"A Vilnius a luglio daremo un forte segnale di sostegno all'Ucraina. Mi aspetto che sia firmato un piano per l'assistenza strategica pluriennale a Kiev per fornire le capacità all'Ucraina di transitare dall'era sovietica alla dottrina della Nato, con attrezzature a addestramenti. E per raggiungere un'interoperabilità con gli Alleati della Nato". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa da Lisbona.
"Dall'inizio della guerra abbiamo provveduto ad un livello di aiuti senza precedenti per l'Ucraina e sono fiducioso che le forze ucraine abbiano la
capacità di riprendere le aree occupate. Il nostro supporto si è evoluto. Accolgo con favore i recente annuncio da parte degli Alleati di inviare missili da crociera a Kiev e di voler addestrare i piloti ucraini", ha aggiunto Stoltenberg, sottolineando che "staremo a fianco dell'Ucraina finché sarà necessario".
Il segretario atlantico ha anche detto che aspetta che al summir di Vilnius "gli Alleati firmino un nuovo accordo per impegnarsi a investire nel settore della difesa il 2% del loro Pil", perché "devono fare di più", prima di ringraziare il premier lusitano Antonio Costa per il contributo all'Alleanza: "il Portogallo è un solido alleato, nel cuore della Nato".
Da parte sua, Olga Stefanishyna, vice primo ministro per l'integrazione europea ed euro-atlantica dell'Ucraina, ha detto che la discussione sul percorso politico di adesione di Kiev alla Nato "è polarizzata" all'interno dell'Alleanza. "C'è consenso sul fatto che abbiamo completato il lavoro dal punto di vista dell'assistenza pratica, ma non c'è desiderio di discutere la prospettiva politica dell'adesione dell'Ucraina all'Alleanza. Comprendiamo che probabilmente parlare di adesione piena in questo periodo di guerra" non rientra nella prospettiva del summit di Vilnius, "ma per noi è di importanza fondamentale che l'Ucraina abbia un invito politico ad aderire alla Nato. Finché le condizioni non permetteranno l'ingresso, identificheremo le modalità in cui l'Ucraina possa diventare un membro dell'Alleanza, ma non siamo disposti a sentire parole ancora senza azioni".