Il presidente americano Joe Biden ha promesso di lottare per un mondo libero dalle armi nucleari nel messaggio scritto nel Libro d'Onore del Peace Memorial Museum di Hiroshima, dedicato alle vittime della prima bomba atomica sganciata nel 1945 dagli Usa. "Possano le storie di questo Museo ricordarci tutti i nostri obblighi per costruire un futuro di pace", ha scritto Biden dopo la visita fatta ieri con gli altri leader del G7, all'apertura del summit. "Insieme continuiamo a fare progressi verso il giorno in cui potremo finalmente e per sempre liberare il mondo dalle armi nucleari", ha aggiunto Biden, secondo il governo di Tokyo.
Parole simili a Biden anche nel messaggio del primo ministro giapponese Fumio Kishida che scrive "in qualità di presidente del G7" in una "storica occasione per realizzare un mondo senza armi nucleari". Il francese Emmanuel Macron esprime "commozione e compassione, tocca a noi - aggiunge - contribuire al dovere di ricordare le vittime di Hiroshima e agire a favore della pace, l'unica battaglia che merita di essere combattuta". Justin Trudeau scrive che "il Canada rende solenne omaggio alle molte vite perdute, all'indicibile dolore degli Hibakusha (la parola giapponese che indica i sopravvissuti alla bomba) e alle immense sofferenze degli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. La vostra storia rimarrà per sempre impressa nella nostra coscienza collettiva".
Questo luogo, nel messaggio di Olaf Scholz, "evoca sofferenze incomprensibili. Qui oggi, insieme ai nostri partner, rinnoviamo l'impegno a proteggere la pace e la libertà con tutta determinazione. Una guerra nucleare non deve mai più essere intrapresa".
I presidenti di Consiglio e commissione Ue lasciano il loro messaggio in inglese: "Un'immensa tragedia ha avuto luogo qui quasi 80 anni fa. Ci ricorda - scrive Michel - ciò che noi, come G7, stiamo difendendo. E perché lo stiamo difendendo. Pace e libertà. Perché è ciò che tutti gli esseri umani desiderano di più". Mentre nelle parole di von der Leyen, "quello che è successo a Hiroshima ancora oggi perseguita l'umanità. È un
severo promemoria del terribile costo della guerra e del nostro eterno dovere di proteggere e preservare la pace".
Cita Shakespeare il primo ministro britannico Rishi Sunak: "ci dice di 'dare voce al dolore' (dal Machbeth, ndr). Tuttavia, le parole falliscono di fronte al bagliore della bomba. Nessuna parola può descrivere l'orrore e la sofferenza del popolo di Hiroshima e Nagasaki. Ciò che possiamo dire, con tutto il cuore e con tutta l'anima, è mai più".