L'Unesco, nell'ambito del programma ' Revive the spirit of Mosul' , ha consegnato al Sunni Endowment of Iraq 16 case storiche restaurate di cui 7 vicino alla Moschea Al Nouri. "Un passo inestimabile verso la salvaguardia del patrimonio storico di Mosul" spiega l'Unesco che ha lanciato il progetto nel 2018 per sostenere la ricostruzione di una delle citta' iconiche dell'Iraq.
'Revive the spirit of Mosul' vuole riportare questa citta' , ricca di storia, crocevia di culture e religioni del Medio Oriente, occupata dal 2014 al 2017 e distrutta dai miliziani del sedicente Stato islamico, al suo antico splendore. Gli Emirati Arabi Uniti sono stati il primo partner ad aderire a questa iniziativa dell'organizzazione delle Nazioni Unite, per il restauro della moschea Al-Nouri e del minareto Al-Hadba. Il progetto, cui prende parte anche l'Italia in particolare per il recupero della Biblioteca Universitaria di Mosul, e' stato poi ampliato per includere le chiese Al-Saa'a e Al-Tahera. L'Unione europea ha quindi collaborato con l'Unesco per il rifacimento di 122 case storiche. Con la consegna oggi delle prime 16 case storiche restaurate, sottolinea l'Unesco, è stata raggiunta una pietra miliare della conservazione del patrimonio culturale dell'Iraq.
"Revive the Spirit of Mosul" attraverso il restauro e la ricostruzione di siti storici della citta' non vuole solo recuperare un patrimonio culturale che non puo' andare perduto ma responsabilizzare anche la popolazione, coinvolgendola nel processo di riedificazione. Non a caso ai lavori di restauro partecipano anche gli studenti dei dipartimenti di archeologia, architettura e ingegneria dell'Universita' di Mosul.
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