Dopo la sospensione decisa a gennaio, l'Italia torna a finanziare con 5 milioni di euro l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L'annuncio di Antonio Tajani arriva nel giorno in cui il Primo Ministro e Ministro degli Esteri e degli Emigrati dell'Autorità Palestinese, Mohammed Mustafa è a Roma, dove ha incontrato prima il responsabile della Farnesina, poi Giorgia Meloni.
A Palazzo Chigi il leader di Anp è stato accolto con tutti gli onori: stretta di mano con la premier sulla soglia del palazzo, picchetto d'onore e bandiera palestinese, posta sulla facciata, accanto al tricolore e a quella europea. Dopo un incontro di poco meno di un'ora, il governo diffonde una nota in cui si ribadisce il sostegno italiano a tutti gli sforzi in atto per un "cessate il fuoco sostenibile", il rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e un salto di qualità nell'assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza.
Proprio il tema delle misure concrete a favore dei civili è stato il piatto forte dell'incontro tra il vicepremier e titolare della Farnesina e Mustafa, al termine del quale Antonio Tajani ha annunciato, non solo l'Unrwa, ma anche che, dopo i primi due pacchetti di aiuti già stanziati per un totale di 20 milioni, il governo ha deciso un terzo pacchetto, proprio nell'ambito dell'iniziativa "Food for Gaza", che passa da uno stanziamento iniziale di 20 a 30 milioni. Ma la mossa politicamente più rilevante è la ripresa dei finanziamenti all'agenzia Onu, per mesi al centro di roventi polemiche.
A gennaio anche l'Italia, insieme ad altri Paesi, aveva deciso di sospendere il fondi all'Agenzia, accusata da Israele di aver partecipato, attraverso alcuni membri dello staff, agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ora la decisione di riaprire i rubinetti, che arriva alla luce del lavoro svolto dalla Commissione indipendente presieduta dall'ex Ministra francese Colonna e delle misure a tutela del principio di neutralità. Giorni fa era stato stabilito che Roma avrebbe finanziato progetti specifici: oggi l'annuncio dello stanziamento di 5 milioni di euro dedicati all'attività di Unrwa. Due milioni per progetti in Cisgiordania e 3 milioni per i rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania, Paesi che ospitano importanti comunità palestinesi in condizioni di forte vulnerabilità.
Con questo terzo pacchetto, gli aiuti italiani ammontano a 35 milioni di euro, portando il totale della risposta italiana dal 7 ottobre a 55 milioni. In parallelo, prosegue il lavoro fatto dall'Italia sul fronte dell'assistenza diretta: durante gli scorsi mesi, sono stati trasferiti dalla Striscia di Gaza 156 cittadini palestinesi, tra cui 58 minori feriti, che hanno beneficiato in Italia delle cure dei nostri ospedali. Infine, Tajani ha chiesto a Israele di destinare alla popolazione palestinese i fondi che provengono dalla tassazione in Cisgiordania "per permettere anche il normale svolgimento dei servizi sociali".
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