/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Netanyahu: 'Continueremo a combattere'. L'Idf ai libanesi nel sud: 'State lontani dalla costa'

Netanyahu: 'Continueremo a combattere'. L'Idf ai libanesi nel sud: 'State lontani dalla costa'

Razzi da Gaza, missile dallo Yemen, pioggia di bombe su Beirut

TEL AVIV, 07 ottobre 2024, 23:06

di Silvana Logozzo

ANSACheck
I danni causati dai raid israeliani a Beirut © ANSA/EPA

I danni causati dai raid israeliani a Beirut © ANSA/EPA

"Finché il nemico minaccia la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere. Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla cerimonia commemorativa del 7 ottobre, giornata che a suo dire "simbolizzerà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito". Lo riporta Haaretz. 

Due enormi boati si sono sentiti nel centro di Tel Aviv questa sera subito dopo le sirene d'allarme. Subito dopo l'Idf ha reso noto che numerosi proiettili sono stati lanciati dal Libano sul centro di Israele.

Hezbollah afferma di aver preso di mira una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv. La fazione libanese ha detto di aver sparato "una salva di razzi alla base di Glilot dell'unità di intelligence militare 8200 alla periferia di Tel Aviv".

 

 

Da un lato della recinzione cominciava la commemorazione delle vittime, dall'altro Hamas - seguendo un copione simbolico - lanciava dal sud della Striscia quattro razzi verso le comunità meridionali israeliane. Una mossa che porta la firma di Yahya Sinwar, evidentemente vivo e vegeto come ha confermato un report saudita in serata. Tre ore e mezza più tardi nella mattinata, una raffica di razzi Maqadmeh M90 è stata sparata da Gaza su Tel Aviv. Certo, nulla in confronto alle 5.000 bombe tirate in sequenza su Israele il 7 ottobre 2023. Ma è il messaggio che conta, secondo Hamas.

"L'attacco dell'anno scorso ha riportato Israele al punto zero", ha dichiarato l'alto funzionario politico rifugiato in Qatar Khaled Meshaal. Pienamente allineato Ali Khamenei, la guida supera dell'Iran: "L'operazione alluvione Al-Aqsa ha riportato il regime sionista a 70 anni fa", ha scritto su X in lingua ebraica. Poi le brigate al Qassam, braccio armato del gruppo fondamentalista dell'enclave, hanno rivendicato i Maqadmeh M90.

Hezbollah, dal Libano, ha preso la palla al balzo per dire la sua in questa giornata che ricorderà per sempre la sconfitta di Israele, promettendo di continuare a combattere "l'aggressione dello Stato ebraico, un'entità cancerosa che deve essere eliminata". Nel mentre i suoi miliziani hanno continuato a lanciare decine di razzi sul nord di Israele. L'altro alleato di Teheran, il gruppo yemenita Houthi, non è stato da meno nell'accerchiamento: nel pomeriggio decine di sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv e in decine di località del centro del Paese per un missile terra-terra lanciato dallo Yemen.

In tarda mattinata, il primo ministro Benyamin Netanyahu, in riunione con il governo per la ricorrenza, ha chiesto che la guerra in corso contro Hamas e Hezbollah venga chiamata 'Guerra della rinascita', cambiando il nome della campagna militare denominata finora 'Spade di ferro': "Questa è una guerra per la nostra esistenza. Il contrattacco contro i nostri nemici dell'asse del male dell'Iran è una condizione necessaria per garantire il nostro futuro e la nostra sicurezza", ha dichiarato. Durante l'incontro, Netanyahu ha acceso una candela in onore delle vittime, poi un minuto di silenzio. Dopo la recita di salmi e una preghiera per i soldati dell'Idf e gli ostaggi, i ministri hanno visto i filmati delle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre. Il Forum delle famiglie ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle parole di Bibi: "Vorremmo ricordare al premier che non può esserci e non ci sarà alcuna rinascita senza il ritorno di tutti gli ostaggi".

Dagli Usa intanto sono arrivate le parole di Matthew Miller, del Dipartimento di Stato, il quale rispondendo alla domanda se gli Stati Uniti sostengano la fine della campagna di Israele contro Hamas a Gaza, ha affermato che l'amministrazione non è per un cessate il fuoco unilaterale da parte di Israele, ma piuttosto per un accordo con Hamas che comporterebbe il rilascio dei restanti 101 ostaggi a Gaza. Alla Casa Bianca anche Joe Biden e la first lady Jill hanno tenuto una cerimonia di accensione delle candele.

Di fatto, le commemorazioni e i ricordi in patria, come in tutti i Paesi alleati di Israele, non hanno fermato neppure per un momento le operazioni militari dell'Idf contro Hamas e Hezbollah. Per quanto riguarda i piani relativi al terzo fronte, quello dell'Iran, nulla è trapelato su tempi, modi e obiettivi di un'operazione che si continua a considerare imminente. Mentre da Teheran è filtrata una sinistra minaccia nucleare. "In base ai principi islamici - ha scritto la rivista dell'ufficio di rappresentanza di Ali Khamenei nelle Guardie rivoluzionarie - non è consentito costruire e utilizzare armi nucleari, e l'Iran ha sempre annunciato che non lo farà. Ma se ci sarà la necessità di proteggere le vite, la proprietà e l'onore dei musulmani e del popolo iraniano, Teheran prenderà le misure necessarie e certamente rivedrà la sua politica".

In serata l'Idf ha annunciato che circa 100 aerei da combattimento hanno lanciato una vasta ondata di attacchi aerei contro più di 120 obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale.

Così come sono continuati i raid nella zona sud di Beirut, sei di seguito, dove si trovano i centri di comando del gruppo sciita. Quindi è arrivato l'avvertimento per i civili libanesi, un "avviso urgente" alle persone a nord di Sidone di spostarsi dalla costa verso sud poiché la Marina israeliana inizierà presto a operare contro Hezbollah dal mare. "Israele sta usando l'Unifil come scudi umani", hanno denunciato da parte loro i miliziani, sostenendo di aver ordinato ai loro combattenti di non attaccare le truppe dell'Idf che si sarebbero spostate dietro a una posizione dei peacekeeper Onu vicino a un villaggio di confine libanese. 

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza