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Soccorsi senza sosta a Valencia, 'non siamo ottimisti'. Nuova allerta meteo

Soccorsi senza sosta a Valencia, 'non siamo ottimisti'. Nuova allerta meteo

Il bilancio resta fermo a 95 morti, 120.000 gli sfollati. Il governatore di Valencia si difende dalle accuse sulla mancata allerta: 'Avvisi già da domenica'

VALENCIA, 31 ottobre 2024, 12:03

Redazione ANSA

ANSACheck
Soccorsi senza sosta a Valencia,  'non siamo ottimisti ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Soccorsi senza sosta a Valencia, 'non siamo ottimisti ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono continuate per tutta la notte le ricerche delle vittime delle inondazioni che hanno flagellato il sud della Spagna, in particolare la provincia di Valencia, dove si registrano 92 dei 95 morti finora confermati dal bilancio del Centro di coordinamento delle emergenze. Altri due decessi sono stati registrati nella vicina regione di Castilla La Mancia e un terzo in Andalusia. Mentre non si ha un numero di dispersi, elemento questo che desta preoccupazione sulla possibilità che il bilancio delle vittime si aggravi ulteriormente.

E' stato emesso intanto stamattina un nuovo avviso meteo per una parte della regione di Valencia già devastata dalla tragedia di ieri. L'agenzia meteorologica statale Aemet ha emesso, su X, il suo livello di allerta più alto per la provincia di Castellon. "Ci sono già fortissime tempeste nella zona, soprattutto a nord di Castellon - ha scritto Aemet - Il maltempo continua! Fate attenzione!" ha aggiunto, invitando le persone a non mettersi in viaggio. E anche il re Felipe ha messo in guardia evidenziando che 'l'allarme non è ancora finito'

Oltre 120.000 gli sfollati, almeno 500 persone hanno pernottato in alberghi della regione di Valencia, dove sono impegnati oltre mille militari dell'Unità di emergenza dell'esercito per liberare 119 strade regionali isolate dal fango e dai detriti portati dalle piogge torrenziali. Oltre 250 persone sono state salvate da elicotteri e 70 via terra. Ci sono però ancora interi paesi sepolti dal fango, Interi paesi sepolti dal fango, come Paiporta, dove si registrano 40 morti e continua da martedì l'interruzione delle forniture idriche ed elettriche.

 

Le ricerche proseguono oggi: non si hanno indicazioni ufficiali sul numero dei dispersi, come ha confermato alla radio Cadena Ser la ministra della Difesa, Margarita Robles, dicendosi quindi anche per questo "non ottimista" sulle prospettive che il bilancio dei morti possa aggravarsi e ribadendo che "non possiamo precisare il numero esatto", delle vittime.

Da Sedaví (Valencia), uno dei comuni spagnoli più colpiti dall'alluvione, arrivano richieste di aiuto: "La necessità più urgente è che vengano a recuperare i cadaveri. Ci sono ancora persone rimaste sotto le macchine. E' è tutto un disastro indescrivibile" afferma Javier, abitante della cittadina. "Sarebbe prioritario che non si lascino lì cadaveri in decomposizione", ha aggiunto l'uomo, un ex militare, parlando a una reporter di Rtve in mezzo a uno scenario di distruzione, con fango nelle strade e auto abbandonate e accatastate l'una sull'altra. "In molti stanno anche chiedendo rifornimenti di cibo, perché i centri commerciali della zona sono stati presi d'assalto nelle ultime ore", ha aggiunto.

 

Intanto si mobilita la politica, con il premier Pedro Sanchez che è atteso oggi nella Comunità Valenciana per visitare il centro di coordinamento delle emergenze e la zona colpita dai danni, nell'area si recherà in giornata anche il leader del PP all'opposizione, Alberto Núñez Feijóo, Restano sospesi anche oggi i collegamenti ferroviari dell'alta velocità da Madrid a Valencia e nell'intera regione valenciana. Interrotto anche il corridoio mediterraneo autostradale dalla Catalogna alla regione a sudest della Spagna.

 

 


 

 

Il Governatore di Valencia: 'avvisi sull'emergenza già da domenica'

Il governatore della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, si difende dalle accuse di aver sottovalutato la portata della devastante alluvione che ha devastato la sua regione. "Abbiamo avvisato della situazione già da domenica", è stata la sua risposta ai cronisti ripresa da El Mundo. "Le allerte sono state gestite dal 112", ha aggiunto, precisando anche che "ci sarà tempo per parlare di queste cose" e che adesso non è il momento per "la cattiva politica". Stamattina, Mazón ha annunciato lo stanziamento di 250 milioni di euro per aiuti diretti alle popolazioni colpite dalle inondazioni.

I treni tra Madrid e Valencia rimarranno fermi per 15 giorni

La circolazione ferroviaria ad alta velocità tra Madrid e Valencia rimarrà interrotta per almeno 15 giorni a causa dei danni provocati dall'alluvione: lo ha affermato, ripreso dai media iberici, il ministro dei Trasporti spagnolo Óscar Puente. "La linea è molto danneggiata, due tunnel sono crollati", ha spiegato. Critico anche lo stato delle linee ferroviarie locali di Valencia. "Tre sono scomparse", ha affermato il ministro.

La polizia arresta 39 persone a Valencia per i saccheggi

Nelle ultime ore, la polizia nazionale ha arrestato 39 persone come presunti autori di atti di saccheggio nelle zone colpite dalle piogge torrenziali che hanno devastato la Comunità Valenciana, secondo i dati diffusi questo giovedì mattina dal Ministero degli Interni. Lo riporta El Pais. 

I ladri sono accusati di aver approfittato della situazione di caos creata dall'alluvione in vaste zone della provincia di Valencia, per portare a termine le
loro rapine. I saccheggi si sono concentrati principalmente nel centro commerciale Bonaire, nel comune di Aldaia di 31.000 abitanti e nel MN4 , ad Alfafar, un centro abitato di 22.000 abitanti, anch'esso gravemente colpito dalle inondazioni.

La Guardia Civil ha dovuto incaricare delle truppe di pattugliare i dintorni dei centri commerciali situati nelle zone colpite dalle piogge torrenziali, proprio per evitare episodi di saccheggi dopo aver constatato che alcuni erano già avvenuti: lo confermano a El Pais fonti del Ministero degli Interni. I furti si concentrano principalmente nei confronti degli esercizi commerciali che vendono apparecchiature elettroniche. "Cercano oggetti di alto valore e poco ingombranti da poter mettere negli zaini, come computer, telefoni cellulari o profumi di marca", spiega un poliziotto. 

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