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Sanchez invia altri 10mila tra militari e agenti a Valencia. I morti sono 211

Sanchez invia altri 10mila tra militari e agenti a Valencia. I morti sono 211

Messaggio istituzionale del premier spagnolo. Il bilancio di vittime aumenta. I sindaci locali: 'Aiutateci, da soli non ce la facciamo'

VALENCIA, 02 novembre 2024, 14:04

Redazione ANSA

ANSACheck
Sanchez mentre presiede la riunione del comitato di crisi alla Moncloa. © ANSA/EPA

Sanchez mentre presiede la riunione del comitato di crisi alla Moncloa. © ANSA/EPA

     "La regione di Valencia richiede più militari, macchine, finanziamenti", per far fronte alla "seconda peggiore inondazione del secolo registrata in Europa", per questo "il governo invierà oggi stesso 5 mila soldati dell'esercito che si uniscono ai 3mila già dispiegati, e altri 5mila tra Guardia Civil e forze di polizia".

     Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dopo il comitato di crisi alla Moncloa. "Il bilancio delle vittime della catastrofe", che ha colpito la regione di Valencia "è salito a 211", ha aggiunto. 

    "'Oltre alla ricerca dei dispersi la priorità è ristabilire i servizi danneggiati nei municipi', ha segnalato il premier, nel tracciare un bilancio
della "seconda inondazione che ha registrato più vittime dall'inizio del secolo", al termine della riunione del comitato di crisi alla Moncloa.

   "La Dana ha provocato danni severi a ponti, autostrade, linee elettriche, imprese di distribuzione e altre infrastrutture che non furono progettate per sopportate i venti e il volume d'acqua che le ha travolte", ha poi aggiunto. "Sono stati realizzati senza sosta lavori di riparazione in stretta collaborazione con il settore privato. Abbiamo fatto passi avanti notevoli, ma resta molto da fare", ha segnalato Sanchez.

   "Si è ristabilito il consumo elettrico al 94% dei colpiti"  dall'interruzione delle erogazioni "ed è stata recuperata la metà delle 550.000 linee
interrotte, con la previsione di recuperare il resto nel fine settimana", ha sottolineato Sanchez.

    "Il Consiglio dei ministri approverà la dichiarazione di zona gravemente colpita per le aree della Regione di Valencia, Castiglia La Mancia, Andalusia e Catalogna che si sono viste più colpite" dalle piogge torrenziali e "nominerà una commissione interministeriale per la ricostruzione e il rilancio economico, ha annunciato il premier spagnolo, aggiungendo che "il ministero delle Finanze autorizzerà il governo della Comunità autonoma di Valencia a effettuare tutte le spese urgenti necessarie".

    Nell'indicare le priorità per far fronte alla catastrofe, Sanchez ha anche detto che saranno istituiti 100 posti di lavoro amministrativi alla Delegazione dello Stato a Valencia, la prefettura regionale, per rendere più rapidi gli iter per imprese, autonomi e famiglie per ricevere aiuti statali. Sanchez ha informato di essere "in contatto con la Commissione Europea", che ha messo a disposizione "il Fondo europeo di solidarietà e altre risorse di aiuti comunitari" e ha ringraziato per "i messaggi di solidarietà ricevuti da tutte le autorità estere". 

L'appelli dei sindaci dei comuni più colpiti

    "E' terribile, il paesaggio è desolante: ci sono 10.000 auto ammassate nelle strade, fango ovunque. Abbiamo bisogno di macchine pesanti per sgomberare le vie. Da soli non possiamo farcela". E' il grido di aiuto del sindaco di Aldaia, uno dei municipi della cintura sud di Valencia colpiti dalla catastrofe, sommersi dall'onda lunga delle inondazioni provocate dalla Dana.

    A quattro giorni dal fenomeno estremo, molti quartieri restano isolati, senza luce e acqua potabile, nonostante l'ingente mobilitazione dell'esercito e dei mezzi di emergenza. "Dei ponti che avevamo nel paese ne resta in piedi solo uno. Stiamo lavorando con gli abitanti e i corpi di sicurezza dello Stato per tentare di ristabilire a poco a poco una così detta normalità e aiutare la gente a tornare a casa", ha dichiarato Amparo Folgado, la sindaca di Torrent a Tve. Almeno 800 sfollati restano ospitati nel palasport e solo questa mattina la corrente elettrica è stata riattivata in gran parte del comune. Ma molti quartieri restano con gli accessi bloccati da montagne di veicoli, detriti e suppellettili trascinate dalla marea di fango.

    Da Chiva la sindaca Amparo Fort ha lanciato un appello urgente in un comunicato diffuso sui social: "C'è bisogno di acqua e viveri per rifornire la popolazione perché qui non è ancora arrivata assistenza di nessun genere e non c'è copertura telefonica nel territorio comunale", ha detto Fort, che ha definito la situazione "di estrema gravità".

    Il Centro di Emergenze del governo valenziano ha chiesto ai municipi colpiti di indicare le zone dove possano atterrare elicotteri e aree dove possano parcheggiare mezzi pesanti come scavatrici e gru, informa l'agenzia Efe.

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