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Cnn, la Russia prepara il ritiro delle truppe dalla Siria

Cnn, la Russia prepara il ritiro delle truppe dalla Siria

Da immagini satellitari aerei pronti a caricare. Leader G7, in Siria inizi una transizione pacifica e ordinata

WASHINGTON, 13 dicembre 2024, 21:55

Redazione ANSA

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Cnn, la Russia prepara il ritiro delle truppe dalla Siria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cnn, la Russia prepara il ritiro delle truppe dalla Siria - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Cnn sostiene che la Russia stia facendo i preparativi per ritirare le truppe dalla Siria. Secondo le immagini satellitari raccolte da Maxar venerdì mattina, la Russia sembra stia caricando e preparando gli aerei in partenza dalle sue basi militari in Siria.

Presso la base aerea russa di Khmeimim, a Latakia, sulla costa mediterranea della Siria nord-occidentale, erano presenti due aerei da trasporto militare pesante An-124, entrambi con il muso sollevato, a indicare che sono pronti a imbarcare il carico. Anche un elicottero d'attacco veniva smantellato, probabilmente a indicare che era in fase di preparazione per il trasporto.

Sempre nella stessa base si vede che parti di un'unità di difesa aerea S-400, un sistema missilistico terra-aria russo, sono impacchettate per il trasporto.

Leader G7, in Siria inizi una transizione pacifica e ordinata

"Sul Medio Oriente, i Leader hanno discusso la situazione in Siria e - in linea con la dichiarazione adottata ieri - hanno auspicato che la fine del regime di Assad segni l'avvio di una transizione pacifica e ordinata attraverso la definizione di un processo politico inclusivo". Lo afferma il comunicato diffuso dalla presidenza italiana al termine della riunione del G7 in videoconferenza, presieduta dalla premier Giorgia Meloni.

Ex capo carceri in Siria incriminato negli Usa per tortura

L'ex capo del sistema carcerario siriano, attualmente residente in South Carolina, è stato incriminato a livello federale a Los Angeles per violazioni dei diritti umani e tortura.
    Lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia americano, secondo il quale Samir Ousman Alsheikh, 72 anni, è stato accusato di tre capi di imputazione di tortura e uno di cospirazione per commettere tortura. A questi si aggiungevano la frode sui visti e il tentativo di frode sulla naturalizzazione che avevano portato a una prima incriminazione in agosto.
    Alsheik, che si è trasferito negli Stati Uniti dal 2020, ha diretto la prigione centrale di Damasco dal 2005 al 2008 circa, dove i detenuti sono stati sottoposti a orribili abusi nell'"ala della punizione". Secondo l'incriminazione, l'uomo ha inflitto personalmente gravi sofferenze fisiche e mentali ai detenuti, oltre a ordinare al suo staff di compiere tali atti. Sotto il siriano i prigionieri venivano picchiati mentre erano appesi al soffitto o sottoposti a un dispositivo noto come "tappeto volante", che piegava i loro corpi a metà all'altezza della vita, provocando dolori lancinanti e talvolta fratture della colonna vertebrale. "Gli Stati Uniti non saranno mai un rifugio sicuro per coloro che commettono violazioni dei diritti umani all'estero", ha affermato Eddy Wang, agente speciale responsabile dell'Homeland Security Investigations Field di Los Angeles. Il dipartimento di Giustizia ha affermato che Alsheikh ha ricoperto diversi incarichi nella polizia siriana e nell'apparato di sicurezza del Paese mediorientale. Era anche associato al partito siriano Ba'ath ed è stato governatore della provincia di Deir Ez-Zour nel 2011. Si è trasferito negli Usa nel 2020 e ha chiesto la cittadinanza nel 2023. 

 

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