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Trudeau si dimette dopo 10 anni, il Canada nel caos

Trudeau si dimette dopo 10 anni, il Canada nel caos

In pole 2 donne per la successione. Trump insiste: 'Sia 51mo Stato'

WASHINGTON, 07 gennaio 2025, 11:41

Valeria Robecco

ANSACheck
Canadian PM Justin Trudeau set to resign after new leader chosen © ANSA/EPA

Canadian PM Justin Trudeau set to resign after new leader chosen © ANSA/EPA

 Tramonta la stella di Justin Trudeau, 53enne ex icona della sinistra nordamericana. Cedendo alle pressioni di critici e alleati, il premier canadese ha annunciato le dimissioni come capo del partito liberal, che ha guidato dal 2013 e, come primo ministro, quando sarà stato scelto un nuovo leader. Una mossa che segna la fine di un'epoca e lascia il Paese nel caos proprio mentre il primo gennaio 2025 ha raccolto dall'Italia il testimone della presidenza di turno del G7 e per tradizione la stabilità politica di chi è alla guida dei grandi del mondo è cruciale.

Video Canada, Trudeau: 'Mi dimetto da leader dei liberali e da premier'

 

 Le dimissioni di Trudeau, che mettono fine probabilmente alla sua carriera politica, arrivano sullo sfondo di una crisi del suo governo di minoranza, con l'uscita del partito Ndp che lo sosteneva esternamente e le dimissioni della vice premier e ministra delle finanze Chrystia Freeland, in dissenso sulla risposta alla minaccia di dazi di Donald Trump. Proprio il presidente eletto degli Stati Uniti ha assestato il colpo di grazia a Trudeau, con la promessa di firmare già nel primo giorno in carica, il 20 gennaio, un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% su tutti i prodotti provenienti dal Canada che arrivano negli Usa. Inoltre, il tycoon lo ha ripetutamente preso in giro sui social, chiamandolo "governatore" e alludendo alla possibilità che il suo Paese diventi il 51esimo stato americano. Una proposta rilancia anche oggi su Truth, sostenendo che "gli Usa non possono più subire il massiccio deficit commerciale e i sussidi di cui il Canada ha bisogno per restare a galla. Trudeau lo sapeva e si è dimesso".


"Se devo combattere battaglie interne al partito non posso essere la migliore opzione per le prossime elezioni", ha spiegato il tre volte premier, sempre più impopolare in patria dopo la sua prima elezione nel 2015. Le elezioni devono tenersi entro e non oltre il 20 ottobre, ma potrebbero essere anticipate. Anche se Trudeau ha annunciato che i lavori del Parlamento canadese sono sospesi sino al 24 marzo, proprio per evitare il voto generale mentre i liberal scelgono un nuovo leader. "Sono un combattente. Ogni osso del mio corpo mi ha sempre detto di combattere perché tengo molto ai canadesi. Tengo molto a questo Paese e sarò sempre motivato da ciò che è nel suo migliore interesse", ha sottolineato parlando all'esterno della sua residenza ufficiale a Rideau Cottage. E raccontando che domenica ha discusso della questione con i tre figli e ha comunicato loro la sua decisione.


Tra i favoriti alla successione ci sono due donne, l'attuale ministra degli Esteri, Melanie July, e l'ex vice premier e ministra delle finanze Freeland. Il governo di Trudeau è stato scosso proprio dalle sue dimissioni a sorpresa poche ore prima che presentasse il suo piano di aggiornamento fiscale annuale.
Nella durissima lettera di addio ha criticato i "trucchi politici" di Trudeau e le sue parole hanno certamente contribuito ad accelerarne l'uscita. Tra i papabili c'è anche l'ex banchiere centrale Mark Carney: lo stesso Trudeau ha ammesso di aver cercato a lungo di reclutarlo nel suo team, più di recente come ministro delle finanze. Il tutto mentre il partito è in caduta libera nei sondaggi, sotto di circa 20 punti rispetto ai conservatori dell'opposizione, guidati da Pierre Poilievre.


Considerato per anni l'enfant prodige della politica, giovane, bello e figlio d'arte (il padre Pierre fu premier da 1968 al 1979 e dal 1980 all'1984), Trudeau era diventato il nuovo faro della sinistra nordamericana. Ma negli ultimi anni la sua stella si è progressivamente appannata con una discesa inesorabile nel gradimento dei canadesi. E nel 2023, a sorpresa, e' arrivato anche l'annuncio della separazione dalla moglie Sophie Grégoire, con cui era sposato dal 2005 e ha avuto tre figli, sgretolando la loro immagine di famiglia perfetta. "Ciao a tutti, Sophie e io vorremmo condividere la nostra decisione di separarci, dopo molte significative e difficili conversazioni - ha scritto all'epoca il premier su Instagram - Rimarremo, come sempre, una famiglia unita, segnata da un profondo amore e rispetto l'uno per l'altro e per tutto ciò che abbiamo costruito e che continueremo a costruire" 

 

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