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Gaza sotto le bombe, ripartono le operazioni di terra

Gaza sotto le bombe, ripartono le operazioni di terra

La minaccia di Katz: 'Liberate gli ostaggi o vi annienteremo'. Hamas, 14 membri di una famiglia uccisi in raid a Gaza

ROMA, 19 marzo 2025, 22:59

di Silvana Logozzo

ANSACheck
Palestinians inspect a destroyed house after an Israeli airstrike in Gaza City © ANSA/EPA

Palestinians inspect a destroyed house after an Israeli airstrike in Gaza City © ANSA/EPA

Dopo i raid aerei Israele riprende anche le operazioni di terra nella Striscia di Gaza e la tregua sembra già destinata al catalogo dei ricordi.

Il capo di stato maggiore israeliano ha approvato il nuovo piano insieme al ministro della Difesa e l'Idf ha già cominciato a metterlo in atto.

Nelle ultime 24 ore l'esercito israeliano ha riportato i tank per operazioni mirate nel centro della Striscia e a sud, con l'obiettivo di "espandere l'area di sicurezza e creare un cuscinetto parziale tra la parte settentrionale dell'enclave e quella meridionale", ha annunciato il portavoce. I carri armati hanno ripreso velocemente il controllo di metà del corridoio Netzarim, che divide Gaza da Nord a Sud, fino alla strada Salah a-Din.

Contemporaneamente, i generali hanno ordinato alla brigata Golani di prendere posizione nel settore meridionale, pronte all'azione. Hamas ha accusato Israele di "nuova e pericolosa violazione" dell'accordo di cessate il fuoco.

Ma nei fatti l'intesa è già stata violata alle due di notte tra lunedì e martedì. Migliaia di gazawi intanto hanno ricevuto i messaggi dell'Idf e si stanno spostando dalle zone indicate come 'aree di combattimento'. "L'evacuazione della popolazione dalle zone di battaglia ricomincerà presto. Se tutti gli ostaggi israeliani non saranno rilasciati e Hamas non sarà espulso da Gaza, Israele agirà con forze che non avete ancora conosciuto", ha ammonito, in un messaggio video rivolto alla popolazione della Striscia, il ministro della Difesa Israel Katz. "Abitanti di Gaza, questo è un ultimo avvertimento. Gli attacchi dell'aeronautica contro i terroristi di Hamas sono stati solo il primo passo. Se Hamas resta nell'enclave sarà causa della sua totale distruzione e rovina".

 

Il pauroso ammonimento si è concluso con l'invito ad accettare il consiglio di Trump: "Rimuovete Hamas e vi si apriranno altre possibilità, come la partenza per altri luoghi del mondo per chi lo desidera", ha detto. Secondo i dati di Hamas, le vittime a Gaza in 48 ore sono 436, tuttavia i numeri sono solo quelli che fornisce l'organizzazione terroristica e non sono verificabili. Così come resta da capire che cosa abbia effettivamente provocato la morte di un operatore bulgaro dell'Onu e il ferimento di altri cinque a Deir al-Balah. Il ministero della Sanità di Hamas in un primo momento ha dichiarato che si è trattato di un bombardamento israeliano.

L'Idf da parte sua ha smentito categoricamente la ricostruzione affermando di non avere colpito il complesso delle Nazioni Unite. Sulla vicenda il segretario generale Antonio Guterres ha chiesto un'indagine completa che chiarisca che cosa sia avvenuto ma senza accusare Israele o Hamas. Alcune fonti palestinesi hanno dichiarato che l'incidente sarebbe stato provocato da una mina piazzata nella zona nei mesi scorsi che sarebbe esplosa durante una bonifica. Una fonte Onu ha riferito di due morti, entrambi dipendenti del servizio di mitigazione delle mine delle Nazioni Unite Unmas. La ripresa della guerra è stata una decisione unilaterale di Israele dopo lo stallo di settimane nei colloqui con Hamas, attraverso i Paesi mediatori, sulla liberazione dei 59 ostaggi ancora prigionieri a Gaza dopo 530 giorni, di cui solo 24 sarebbero ancora in vita. L'organizzazione fondamentalista ancora al governo nella Striscia, ha ribadito mercoledì che "Hamas non ha chiuso la porta ai negoziati, ma insiste sul fatto che non c'è bisogno di nuovi accordi", ha detto uno dei leader del gruppo, Taher al-Nounou.

"Non abbiamo precondizioni, ma chiediamo che Israele cessi immediatamente le ostilità e avvii la seconda fase dei negoziati", ha ripetuto. Nel frattempo, l'Idf ha continuato ad attaccare Gaza durante la notte colpendo il centro di comando principale del battaglione Daraj-Tuffah di Hamas, a Gaza city, e nuclei di terroristi che cercavano di spostarsi da una zona all'altra. Mercoledì, l'esercito ha lanciato diverse ondate di raid prendendo di mira il quartiere di Tufah nella parte orientale di Gaza city e Beit Hanoun nel Nord. La ripresa della guerra ha scatenato la protesta in tutto Israele contro il governo, con decine di migliaia di manifestanti scesi nelle strade per il secondo giorno consecutivo. Il forte malcontento riguarda pure il licenziamento del direttore dello Shin Bet (la sicurezza interna) Ronen Bar chiesto dal premier ma non ancora votato. Come se non bastassero la guerra, le manifestazioni, i missili degli Houthi, il fronte aperto con la Siria, in serata Netanyahu ha ulteriormente appesantito il clima dichiarando, durante una visita ai combattenti sotto copertura della Border police della West Bank, che "in Cisgiordani potrebbe aprirsi un fronte più ampio". 

Hamas, 14 membri di una famiglia uccisi in raid a Gaza

 Quattordici membri di una famiglia sono rimasti uccisi in un attacco israeliano contro un edificio dove si stava svolgendo una veglia funebre, nella città settentrionale di Beit Lahia, a Gaza. Lo riferisce la Protezione Civile. I soccorritori hanno identificato 14 membri morti della famiglia Mubarak, ha detto all'Afp Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione civile di Hamas, aggiungendo che circa dieci persone risultano ancora disperse sotto le macerie. 

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