Migliaia di manifestanti pro-giunta
si sono radunati stamane davanti all'ambasciata francese a
Niamey, la capitale del Niger, dopo che Parigi ha sospeso gli
aiuti a seguito del colpo di Stato. Alcuni hanno anche cercato
di entrare nell'edificio, ha riferito un giornalista
dell'agenzia Afp sul posto. Altri hanno strappato la targa con
la scritta 'Ambasciata francese in Niger', prima di calpestarla
e sostituirla con bandiere russe e nigerine. "Viva Putin", "Viva
la Russia", "Abbasso la Francia", hanno urlato i manifestanti
prima di essere dispersi dai militari con i lacrimogeni.
Il ministero degli Esteri francese ha condannato "qualsiasi
violenza contro le missioni diplomatiche, la cui sicurezza è
responsabilità dello Stato ospitante".
"Le forze nigerine hanno l'obbligo di garantire la sicurezza
delle nostre missioni diplomatiche e dei nostri consolati come
parte della Convenzione di Vienna", e "le esortiamo ad adempiere
a questo obbligo loro imposto dal diritto internazionale",
sottolinea il Quai d'Orsay, la cui ambasciata è stata presa di
mira dai manifestanti favorevoli ai golpisti militari che hanno
rovesciato il presidente eletto Mohamed Bazoum.
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