Non si arresta la violenza contro i popoli nativi dell'Amazzonia brasiliana, dove un indigeno di 34 anni è stato ucciso ed altre due persone sono state ferite con armi da fuoco, durante un funerale nella comunità Uxiu, nel fine settimana. Varie associazioni Yanomami in una nota congiunta hanno denunciato che i proiettili sono stati esplosi da minatori e cercatori d'oro illegali.
La ministra dell'Ambiente, Marina Silva, ha annunciato che il governo "intensificherà le misure contro la violenza dei garimpeiros" e saranno mobilitate nuove risorse per far fronte al fenomeno.
Intanto domenica notte quattro minatori illegali, sorpresi all'interno della terra Yanomami nello stato di Amapa, sono morti in un conflitto contro gli agenti della Polizia stradale federale e dell'Istituto brasiliano per l'Ambiente (Ibama), stando a quanto riporta Agencia Brasil. Secondo il ministero dell'Ambiente, nell'operazione sono state sequestrate armi di grosso calibro e tra i garimperos morti è stato rinvenuto anche un latitante, membro di un'organizzazione criminale con ramificazioni a livello nazionale.