Bernardo Arévalo, il
candidato del partito progressista Semilla che disputerà il 20
agosto in Guatemala un ballottaggio presidenziale con la ex
first lady Sandra Torres, leader del partito conservatore Une,
ha denunciato che è in atto una "campagna della paura" basata su
false informazioni riguardanti i reali progetti della sua forza
politica.
Durante una conferenza stampa prima di un comizio a Zacapa,
riferisce il quotidiano Prensa Libre, Arévalo ha sostenuto che
quando i suoi avversari "si sono resi conto che Semilla era
arrivato al secondo turno, sono stati presi dal panico perché si
sono trovati di fronte ad una opzione che non avevano la
possibilità di controllare". E allora, ha ancora detto, "sono
ricorsi all'unica cosa rimasta loro, che è inventare bugie,
diffondere campagne di disinformazione per far credere che
Semilla promuove l'aborto, il matrimonio egualitario, o che
cerca di vietare la libertà di culto, che vuole mettere in
pericolo la proprietà privata o punta all'instaurazione del
comunismo".
Questa strategia, ha aggiunto, "viene utilizzata soprattutto
nelle zone rurali e a noi non resta che ripetere molto
chiaramente: no, non siamo comunisti, rispettiamo la proprietà
privata, vogliamo un Paese responsabile e un'economia
competitiva. Un paese in cui le persone, con i propri sforzi,
vanno avanti, ed hanno uno Stato che le sostiene".
Da parte sua Torres ha attaccato Arévalo chiedendogli di
uscire allo scoperto e "chiarire" le accuse di corruzione
formulate dalla Procura contro il suo partito. "Se il mio
avversario ha un problema penale - ha concluso - deve chiarire
la loro situazione", perché "nessuno è al di sopra della legge".
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