Il Messico, "sopraffatto" dalle
cifre record di migranti in marcia verso la frontiera con gli
Stati Uniti, ha convocato un vertice dei ministri degli Esteri
di dieci Paesi dell'America Latina. L'obiettivo è mettere a
punto un piano comune di aiuti, per far fronte alle cause
profonde che muovono i flussi.
L'iniziativa arriva dopo il picco di attraversamenti nella
giungla del Darien, tra Colombia e Panama, una delle rotte
migratorie più pericolose al mondo.
"Non è una questione che riguarda solo il Messico, è
strutturale e dobbiamo affrontarla con un piano comune", ha
dichiarato il presidente Andres Manuel López Obrador in una
conferenza stampa, spiegando che l'incontro avrà luogo nella
prima metà di ottobre.
La settimana scorsa, parlando all'Assemblea generale delle
Nazioni Unite, il capo della diplomazia messicana, Alicia
Barcena, aveva lanciato l'allarme: "Siamo sopraffatti".
Secondo un documento diffuso dall'International Rescue
Committee (Irc), nei primi otto mesi di quest'anno sono già
350mila le persone avventuratesi nella selva del Darien,
rispetto alle 250mila dell'intero 2022.
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