Le compagnie petrolifere
Eni e Shell sono state sanzionate dalla Commissione nazionale
degli idrocarburi (Cnh) del Messico per il mancato rispetto dei
programmi minimi di lavoro esplorativo.
Secondo l'autorità di regolamentazione, l'impresa italiana non
ha concluso il 33,3% delle operazioni concordate in un'area
contrattuale in acque poco profonde situata al largo delle coste
dello Stato di Veracruz con una superficie di circa 807,75 km²
che si trova in procedura di risoluzione anticipata e verrà
restituita allo Stato messicano.
La Cnh ha reso noto che il periodo iniziale di esplorazione
dell'area è scaduto il 4 maggio, per cui la società dovrà pagare
al Fondo messicano del petrolio 23 milioni e 360mila dollari
corrispondenti all'importo della garanzia di buona esecuzione.
La britannica Shell è creditrice per ragioni analoghe di 3
milioni e 688mila dollari in un'area contrattuale in acque
profonde, situata al largo delle coste di Veracruz e Tabasco,
con una superficie di circa 3.066,83 km².
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