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Pontificia Università di Rio, conti in ordine per il rilancio

Pontificia Università di Rio, conti in ordine per il rilancio

Il risanamento di Padre Anderson tra partnership e donazioni

RIO DE JANEIRO, 29 settembre 2024, 14:04

Redazione ANSA

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Riduzione dei costi, partnership con il settore privato e donazioni. Si fonda su questi tre pilastri il modello di 'business' scelto da padre Anderson Pedroso per rimettere in sesto i conti dell'Università Pontificia di Rio de Janeiro (Puc) dopo la sua recente nomina a rettore. Lo racconta lo stesso padre gesuita in un'intervista al periodico Veja in cui afferma di aver trovato un'università rispettata, con un corpo docente di prim'ordine e una forte vocazione per la ricerca, ma con un "fragile equilibrio fiscale". Lo scorso anno le perdite hanno sfiorato un milione di euro (5,6 milioni di real).
    Per promuovere i cambiamenti padre Anderson ha vestito i panni di un amministratore delegato, adottando per l'istituzione accademica no-profit un metodo applicato normalmente a grandi aziende private internazionali. Il tutto perfettamente in linea con la tradizione gesuita "incentrata sulla resilienza, la disciplina e il raggiungimento dei risultati", dice.
    A breve termine l'obiettivo è raggiungere la stabilità finanziaria, a partire dalla riduzione dei costi. Non con licenziamenti, ma collegando i dipartimenti e guadagnando così efficienza con la razionalizzazione dei servizi. A lungo termine, entro dieci anni, padre Anderson punta a trasformare la Puc-Rio in un'università completamente gratuita. Attualmente il 40% degli studenti universitari usufruisce di borse di studio totali o parziali. Quando il fondo Puc-Rio avrà raggiunto il patrimonio dedicato di 500 milioni di reais, sarà possibile offrire borse di studio a tutti.
    Per riuscirci scommette su due fronti. In primis espandere le partnership con il settore privato, area in cui la Puc è già considerata una "potenza" con contratti per circa 50 milioni di dollari in progetti di ricerca e sviluppo con aziende del settore energetico (Petrobras, Shell ed Eletrobras, tra gli altri), minerario (Vale), finanziario (Itaú e Santander) e dei trasporti (Randon e Embraer). Il secondo fronte prevede una maggiore raccolta di donazioni per il suo fondo. Cambiamenti come quelli avvenuti alla Puc-Rio non accadono senza resistenze, tuttavia i dubbi tendono già a dissiparsi di fronte ai primi risultati concreti.
   

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