Il presidente di Panama, José Raúl
Mulino, ha posto il veto, ritenendola inadeguata e
inapplicabile, alla legge nº15, approvata a ottobre
dall'Assemblea Nazionale, che stabilisce il quadro giuridico per
il diritto di accesso all'acqua potabile, il cui testo -
promosso dal deputato indipendente Lenín Ulate - detta misure
per l'acqua e la conservazione dell'ambiente in conformità con
gli standard internazionali.
Il veto presidenziale è stato reso noto dopo l'analisi dei
pareri ricevuti dai ministeri della Sanità, dell'Ambiente e
degli Affari esteri, insieme all'Autorità per i servizi pubblici
e all'Istituto nazionale degli acquedotti.
Nelle considerazioni di inapplicabilità si cita il potenziale
conflitto con le norme della Costituzione, tra cui quelle che
regolano le garanzie e i diritti individuali, le norme
procedurali, i poteri e le attribuzioni esclusive di enti e
soggetti, la dotazione di bilancio e l'istituzione di misure
tributarie.
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