Il governo giapponese segue la narrativa degli Stati Uniti e rivela per la prima volta che tre oggetti non identificati sono stati avvistati sul proprio spazio aereo tra il 2019 e il 2021, "sospettati di essere con ogni probabilità palloni-spia cinesi".
Il ministero della Difesa nipponico ha chiesto a Pechino una conferma sui fatti per prevenire il ripetersi di simili contingenze e ha ribadito che il Giappone non accetterà mai alcuna violazione del proprio territorio. I tre oggetti volanti sono stati rilevati nella prefettura di Kagoshima, nel sudovest del Giappone, nel novembre 2019, e nelle prefetture nordorientali di Miyagi e Aomori, rispettivamente nel giugno 2020 e nel settembre 2021, sebbene il ministero non abbia spiegato di avere la certezza che appartenessero alla Cina.
"Aumenteremo gli sforzi per migliorare la sorveglianza contro questo tipo di sistemi e qualsiasi oggetto legato alle attività di spionaggio", precisa il comunicato.
Le ultime rivelazioni seguono l'abbattimento del primo pallone aerostatico proveniente dalla Cina, fatto esplodere il 4 febbraio davanti alla costa della South Carolina, negli Stati Uniti, e di altri tre oggetti volanti avvistati e abbattuti a scopo precauzionale dai caccia militari Usa. In una conferenza stampa, ieri il ministro della Difesa giapponese Yasukazu Hamada ha dichiarato che le forze di autodifesa saranno autorizzate a utilizzare armi, inclusi missili aria-aria, per fronteggiare le incursioni nello spazio aereo.