È un 24enne il presunto autore dell'esplosione causata a Wakayama, una città nel sud-ovest del Giappone, durante un comizio elettorale del premier Fumio Kishida. L'uomo, arrestato dalla polizia, vive nella città di Kawanishi, nella prefettura di Hyogo, ed è stato subito bloccato dalle forze di sicurezza. Fonti investigative hanno riferito al canale pubblico Nhk che sono stati trovati due oggetti cilindrici, uno dei quali è esploso, l'altro invece è stato sequestrato dalle autorità.
l premier è rimasto illeso nell'attentato, mentre un poliziotto ha riportato lievi ferite. L'aggressione di oggi presenta diverse similitudini con l'attentato dello scorso luglio, quando l'ex primo ministro Shinzo Abe venne assassinato con un colpo d'arma da fuoco nella città di Nara mentre partecipava a un raduno elettorale. Un uomo di 42 anni, che aveva potuto avvicinarsi liberamente eludendo la scorta, è stato incriminato con diverse accuse a suo carico, tra cui omicidio colposo.
Il primo ministro giapponese ha poi ripreso le attività della sua campagna elettorale, interrotta in mattinata dall'esplosione mentre si preparava a tenere un discorso nella parte occidentale del Paese. "C'è stata una forte esplosione. La polizia sta indagando per scoprire i dettagli, ma vorrei scusarmi per aver fatto preoccupare e disturbato molte persone", ha dichiarato Kishida all'emittente pubblica Nhk.
Si indaga ora sull'ennesimo episodio di quello che appare a tutti gli effetti il gesto di uno squilibrato e sull'adeguatezza delle misure di sicurezza che regolano eventi di tale portata, rispetto agli standard occidentali. Sebbene il Giappone abbia il più basso tasso di criminalità tra i paesi sviluppati e l'uso di armi sia altamente circoscritto, la presenza seppur sporadica di atti criminali individuali richiama a una maggiore cautela delle autorità.
L'assassinio dello scorso luglio di Abe, il primo ministro giapponese più longevo dal dopoguerra, venne eseguito da una persona che riuscì ad avvicinarsi liberamente al premier durante un raduno elettorale che si svolgeva nella città di Nara, prima di esplodere due colpi da distanza ravvicinata con una pistola artigianale.
"Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al premier Kishida, vittima di un atto intimidatorio durante un comizio. Sono felice di sapere che sta bene": così Antonio Tajani. In un post su Twitter, il ministro degli Esteri afferma di essere "atterrato poco fa a Tokyo per il G7 Esteri" e ringrazia "le autorità giapponesi per la loro accoglienza".