(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Le gravi limitazioni e l'illegale
repressione dei diritti delle donne e delle bambine da parte dei
talebani in Afghanistan devono essere indagate come possibili
crimini di diritto internazionale, tra i quali il crimine contro
l'umanità di persecuzione di genere. È quanto hanno dichiarato
oggi Amnesty International e la Commissione internazionale dei
giuristi, in un rapporto intitolato "La guerra dei talebani
contro le donne: il crimine contro l'umanità di persecuzione di
genere in Afghanistan".
Il rapporto contiene una dettagliata analisi giuridica delle
drastiche limitazioni imposte dai talebani nei confronti delle
donne e delle ragazze afghane che, insieme all'imprigionamento,
alle sparizioni forzate, alle torture e ai maltrattamenti,
potrebbero costituire il crimine contro l'umanità di
persecuzione di genere, ai sensi dell'articolo 7.1.h dello
Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Amnesty
International e la Commissione internazionale dei giuristi
ritengono che la procura della Corte penale internazionale
dovrebbe aggiungere il crimine contro l'umanità di persecuzione
di genere nell'indagine in corso sulla situazione in Afghanistan
e che gli stati, attraverso la giurisdizione universale o altre
vie giudiziarie, dovrebbero processare i talebani sospettati di
crimini di diritto internazionale.
"La campagna di persecuzione di genere dei talebani è di una
dimensione, di una gravità e di una sistematicità tali che,
complessivamente, le loro azioni e le loro politiche vanno a
formare un sistema repressivo che vuole soggiogare ed emarginare
le donne e le bambine in tutto l'Afghanistan. Tale campagna
soddisfa tutti e cinque i criteri necessari perché si parli del
crimine contro l'umanità di persecuzione di genere", ha
dichiarato Santiago A. Canton, segretario generale della
Commissione internazionale dei giuristi. (ANSA).