(ANSA) - ROMA, 03 GEN - Il Kazakhstan ha abolito la pena di
morte, rendendo permanente un congelamento della pena capitale
di quasi 20 anni nel paese dell'Asia centrale, secondo una nota
sul sito web presidenziale.
L'avviso pubblicato sabato afferma che il presidente
Kassym-Jomart Tokayev ha firmato la ratifica parlamentare del
Secondo Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti
civili e politici, un documento che impegna i firmatari
all'abolizione della pena capitale.
Le esecuzioni sono state sospese in Kazakhstan dal 2003, ma i
tribunali hanno continuato a condannare a morte i condannati in
circostanze eccezionali, anche per crimini considerati "atti di
terrore".
Ruslan Kulekbayev, un uomo armato solitario che aveva ucciso
otto poliziotti e due civili nella più grande città del
Kazakhstan, Almaty nel 2016, era tra i condannati che sarebbero
stati giustiziati se la moratoria fosse stata revocata. Ora
dovrà invece scontare l'ergastolo in carcere.
L'ergastolo è stato introdotto in Kazakhstan nel 2004 come
punizione alternativa.
Il Patto internazionale sui diritti civili e politici è stato
adottato nel 1966, è entrato in vigore nel 1976 e 173 stati vi
hanno aderito. Il Secondo Protocollo Opzionale ad esso,
finalizzato all'abolizione della pena di morte, è stato adottato
il 15 dicembre 1989 ed è entrato in vigore nel 1991.
Il 29 dicembre il parlamento del Kazakhstan ha ratificato il
protocollo. Oltre al Kazakhstan, altre 88 nazioni sono membri
dell'accordo.
"I paesi firmatari si assumono i seguenti obblighi: primo,
non applicare la pena di morte, secondo, prendere tutte le
misure necessarie per abolire la pena di morte all'interno della
loro giurisdizione. L'unica eccezione è che la pena di morte è
consentita in caso di guerra", aveva detto all'epoca il ministro
degli Esteri kazako Mukhtar Tleuberdi. (ANSA).