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Mondo

In collaborazione con l’Ambasciata del Kazakhstan

La centralità degli intellettuali di Alash per il Kazakhstan

Il Centro Abai ripercorre la storia del movimento del XX secolo

ROMA

(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Mentre il Kazakhstan è impegnato nella ricostruzione della propria identità nazionale, il Centro Abai ripercorre sul proprio sito web (www.abaicenter.com) la storia del movimento politico Alash, i cui membri unirono gli sforzi in campo intellettuale e politico all'inizio del XX secolo per resistere al dominio imperiale russo con gli obiettivi di modernizzazione e progresso. Alla fine del XIX secolo, infatti, l'impero russo sotto lo zar Alessandro II aveva conquistato la maggior parte dell'Asia centrale. Il sistema di governo imposto ai kazaki durante questo periodo era percepito come un tentativo di alterare le strutture sociali tradizionali della loro società, contraddistinta dal nomadismo. La graduale colonizzazione delle terre da parte dei contadini russi - continua il Centro Abai sul sito web - portò a un significativo impoverimento delle comunità indigene, mentre l'amministrazione zarista dava luogo a una 'russificazione' della popolazione attraverso l'istruzione. Un gruppo di intellettuali kazaki pensò al rischio di sradicamento dell'identità nazionale del Paese, decidendo di passare a uno stile di vita sedentario per preservare il 'kazakhismo', che il nomadismo non avrebbe potuto conservare.
    Alla fine del XIX secolo, con la sempre maggiore conquista zarista del territorio del Kazakhstan, l'intellighenzia locale fece proiezioni a lungo termine, considerando la natura arcaica della struttura e dello stile di vita della società tradizionale kazaka in confronto alle potenze europee più sviluppate dell'epoca e ispirandosi al poeta Abai, che nel suo 'Libro delle parole' aveva sottolineato l'importanza dell'istruzione e della comprensione dei progressi tecnologici e sociali occidentali per la società kazaka. Quando l'impero russo iniziò a sgretolarsi e il malcontento per l'autocrazia zarista proruppe nella rivoluzione del 1905, gli intellettuali kazaki presero parte all'attività politica.
    Il sito web del Centro Abai ricorda le manifestazioni organizzate in tutta la steppa kazaka per criticare le politiche zariste, quando l'intellighenzia locale si unì ai rivoluzionari russi prendendo posto nella neonata Duma con la speranza di ottenere una maggiore rappresentanza e discutere questioni quali la sedentarizzazione dei nomadi, il ruolo dell'Islam in Kazakhstan, la conservazione della lingua kazaka e la necessità di sviluppare la civiltà e la cultura del Paese. Discussioni in merito ci furono sulle pagine dei principali quotidiani nazionali negli anni Dieci del secolo scorso, e il Centro Abai evidenzia il ruolo di rilievo rivestito dal giornale 'Qazaq', i cui direttori avrebbero formato nel 1917 l'Alash Autonomy con altri intellettuali.
    Pubblicato dal 1913 al 1918 e distribuito a una popolazione di 6 milioni di persone in tutta la steppa kazaka, il giornale promosse il nazionalismo a dispetto delle politiche imperiali, diffondendo consapevolezze con analisi che ispirarono cambiamento e resistenza. I sostenitori del partito Alash, così come altri intellettuali kazaki, miravano alla conservazione della lingua in combinazione con i progressi nell'istruzione e nella modernizzazione, nonché una transizione adeguata e sostenibile verso lo stile di vita sedentario.
    L'impegno dell'intellighenzia a favore del popolo kazako tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX fu fondamentale per la società locale, che sviluppò una solida base di élite intellettuali nel tardo periodo sovietico, mantenendo la coscienza nazionale a lungo termine. Nel gennaio del 1918 fu istituito il governo di Alash Orda, di indirizzo progressista e che godeva di un significativo sostegno popolare, ma l'Armata Rossa ottenne vittorie significative contro l'Armata Bianca, sostenuta da Alash, e il conflitto portò alla sconfitta del governo e alla formazione della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Kirgiz (kazaka) il 4 ottobre 1920. Nonostante la sua breve durata, questo governo kazako indipendente cementò un forte senso di unità e di consapevolezza etnica per il popolo del Kazakhstan, realizzando gli obiettivi chiave delle iniziative educative, culturali e politiche sostenute dal partito Alash. Grazie all'impegno dei suoi membri - conclude il Centro Abai sul proprio sito web - il concetto di "kazako" è stato salvato dallo sradicamento ed è sopravvissuto con successo al dominio sovietico, consentendo alla nazione di evolversi fino a oggi. (ANSA).
   

In collaborazione con l’Ambasciata del Kazakhstan

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