(ANSA) - ROMA, 06 DIC - "Complessivamente, entro il 2030 il
Kazakhstan prevede di commissionare più di 180 progetti di
energia rinnovabile con una capacità totale di 9 GW. Non c'è
dubbio che il nostro Paese adempirà tempestivamente a tutti i
suoi impegni nell'ambito di Cop26": lo ha affermato il primo
ministro kazako Askar Mamin, che ha presieduto una riunione del
Consiglio per il miglioramento degli investimenti sul clima
(Ciic), lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e la
transizione del Kazakhstan verso un'economia a basse emissioni
di carbonio come parte degli impegni del Paese a seguito del
vertice mondiale sui cambiamenti climatici tenutosi a Glasgow il
mese scorso.
Come si informa in un comunicato, il capo del governo ha
osservato che in occasione di Cop26 il Kazakhstan ha annunciato
l'obiettivo di aumentare di cinque volte il volume di energia da
fonti rinnovabili dal 3 al 15 per cento entro il 2030 e di
aumentare il potenziale di assorbimento piantando oltre 2
miliardi di alberi, assicurando che il Paese arrivi a emissioni
zero entro il 2060. Il primo ministro ha sottolineato l'adozione
da parte del Kazakhstan di una serie di misure per migliorare
l'ambiente degli investimenti, al fine di attirare capitali
stranieri e tecnologie avanzate nella sfera dello sviluppo delle
energie alternative.
Di conseguenza, come si elenca nel comunicato, nel 2020 sono
stati avviati 25 progetti di energia rinnovabile con una
capacità totale di quasi 600 MW. Il volume degli investimenti ha
superato i 510 milioni di dollari. Entro la fine del 2021,
inoltre, saranno commissionati 22 progetti con una capacità
totale di 450 MW, attirando 445 milioni di dollari di
investimenti. Nei prossimi quattro anni si prevede di
commissionare più di 60 nuovi progetti di energia rinnovabile,
con una capacità totale di 2.400 MW e un volume di investimenti
di oltre 2,5 miliardi di dollari.
Rapporti sulle prospettive di sviluppo della 'green economy'
e attrazione di investimenti esteri nelle fonti energetiche
rinnovabili sono stati realizzati da Doris Bradbury, direttrice
generale della Camera di Commercio Americana (Acc) in
Kazakhstan, Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia
internazionale per l'energia, Nicolas Blanchet, capo del
Dipartimento dell'Eurasia del Fondo monetario internazionale,
Pascal Saint-Aman, direttore del Centro per la politica e
l'amministrazione fiscale dell'Ocse, Hussein Ozhan, direttore
della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers)
per il Kazakhstan, Marco Alberti e Andre Carstens,
rispettivamente ambasciatore italiano e olandese in Kazakhstan,
nonché rappresentanti di EY, Eni e altri.
Il ministro dell'Ecologia, della Geologia e delle Risorse
naturali, Serikkali Brekeshev, il ministro dell'Energia, Magzum
Mirzagaliyev, e il ministro dell'Economia nazionale, Asset
Irgaliev, hanno presentato informazioni sulle misure adottate.
Sono stati discussi inoltre aspetti organizzativi, legislativi e
finanziari del processo di decarbonizzazione dell'economia,
l'attuazione pratica del contributo aggiornato del Kazakhstan
alla riduzione delle emissioni determinato a livello nazionale,
l'ottimizzazione del bilancio energetico e l'ulteriore aumento
degli investimenti nello sviluppo complessivo delle fonti
energetiche rinnovabili e della green economy, secondo quanto
riporta ancora il comunicato. (ANSA).