(ANSA) - ROMA, 04 FEB - Il ministero degli Affari Esteri
della Repubblica del Kazakhstan ha ricevuto una lettera
dall'organizzazione internazionale non governativa Human Rights
Watch (HRW) con informazioni su casi di uso eccessivo della
forza durante gli eventi di gennaio in Kazakhstan e la
pubblicazione di informazioni su altri abusi contro i detenuti
da parte delle forze dell'ordine. Al riguardo, il ministero, sul
proprio sito web, afferma quanto segue:
"La Repubblica del Kazakhstan condanna ogni possibile caso di
uso eccessivo della forza, detenzione illegale, tortura o
maltrattamento di detenuti. Il presidente Tokayev ha
ripetutamente affermato che l'indagine sui disordini armati deve
essere imparziale e condotta in linea con la legge. È
indispensabile garantire fermamente i diritti dei detenuti e un
processo legale equo".
"Il capo dello Stato - continua la nota del ministero degli
Esteri del Kazakhstan - ha invitato la Procura generale e il
ministero dell'Interno a garantire il rigoroso rispetto della
Costituzione e del codice di procedura penale, che vietano il
ricorso alla tortura o ad altri maltrattamenti, nello
svolgimento delle indagini. Tutte le denunce di detenzione
illegale e possibili maltrattamenti di detenuti saranno oggetto
di un'indagine approfondita. È stata istituita - informa ancora
il ministero - una linea diretta per garantire che i cittadini
possano ricevere informazioni pertinenti e presentare reclami,
anche in merito alle azioni del personale delle forze
dell'ordine. Le autorità inquirenti verificano tutte le
informazioni in arrivo sulle violazioni. Secondo i dati della
Procura generale, le autorità hanno avviato fino ad oggi 98
procedimenti penali riguardanti denunce di utilizzo di metodi di
indagine illegali e altre violazioni dei diritti dei cittadini".
"L'ufficio del procuratore generale e altri organi
investigativi statali sono pronti e disposti a riesaminare a
fondo ogni singolo caso sollevato dall'opinione pubblica in
Kazakhstan e a livello internazionale. Per monitorare la
protezione dei diritti dei cittadini detenuti - specifica la
nota - il difensore civico dei diritti umani Elvira Azimova,
così come i membri del Meccanismo nazionale per la prevenzione
della tortura (NPM) e il Consiglio nazionale della fiducia
pubblica, hanno avuto accesso alle strutture del sistema
penitenziario. Secondo le informazioni attuali, i team NPM
regionali hanno effettuato 97 visite di monitoraggio
indipendenti presso 83 strutture in 16 regioni del Kazakhstan.
Il difensore civico ha ricevuto 48 denunce di cittadini per
presunte violazioni dei loro diritti umani, attualmente in fase
di revisione. Inoltre, su richiesta delle squadre regionali NPM,
è stato assicurato l'accesso di avvocati e medici civili ai
detenuti".
"Rinomati rappresentanti della società civile, inclusi
difensori dei diritti umani e avvocati, hanno recentemente
istituito commissioni pubbliche per indagare sugli eventi di
gennaio", si aggiunge nella nota del ministero, con la quale si
sottolinea che "il Kazakhstan continua a rispettare i propri
obblighi in materia di diritti umani ed è aperto al dialogo e
alla cooperazione con le organizzazioni internazionali non
governative. In particolare, il ministro degli Affari Esteri del
Kazakhstan, Mukhtar Tileuberdi, ha concordato di incontrare il
direttore esecutivo di Human Rights Watch, Kenneth Roth. Infine,
conclude il ministero, "il Kazakhstan continua a impegnarsi
attivamente con gli organi e i meccanismi dell'Onu per i diritti
umani". (ANSA).