(ANSA) - ROMA, 09 FEB - Quest'anno ricorre il 100esimo
anniversario che riguarda la popolare artista del Kazakhstan e
dell'URSS, Roza Baglanova. Ne fa un ritratto The Astana Times,
che ricorda come tale evento relativo alla cantante pop e lirica
sia stato incluso nella lista degli anniversari dell'Unesco per
il 2022-2023, dopo che il contributo alle arti dello spettacolo
mondiali di Baglanova è stato celebrato l'anno scorso alla
41esima sessione della Conferenza generale dell'Unesco.
Roza Baglanova nacque da una famiglia ricca nel 1922. Sua
nonna Kundei, che era musicalmente dotata e suonava la
fisarmonica, insegnò alla nipote a cantare. Dopo essere
sopravvissuta alla grande fame degli anni Trenta, la famiglia
della cantante conobbe la Seconda Guerra Mondiale. Baglanova si
trasferì a Tashkent e nel 1941 si unì all'Uzbek State Women's
Song and Dance Ensemble. Non si rivelò una cantante ordinaria,
mantenendo alto lo spirito dei soldati che combattevano in prima
linea. Come ricorda ancora The Astana Times, una volta un
giovane ufficiale militare chiese a Baglanova di non cantare con
forza, spiegandole che il nemico avrebbe potuto iniziare a
sparare di più pensando a un segnale di attacco.
Baglanova poteva cantare per 10-12 ore, nonostante i
proiettili che le esplodevano intorno. Un giorno fu ferita e
perse quasi la vista. In quel periodo Baglanova ascoltò per la
prima volta la canzone 'What a town, Samara', che divenne la più
famosa del suo repertorio. La celebre cantante folk russa Lidia
Ruslanova, che l'aveva eseguita in precedenza, riconobbe
l'artista kazaka come migliore interprete del pezzo musicale.
Dopo la fine della guerra, Baglanova lavorò al teatro accademico
statale dell'opera e del balletto Abai Kazakh, poi alla sala
filarmonica nazionale di Zhambyl e all'organizzazione musicale
statale Kazakhconcert dal 1960. In quegli anni, la carriera
della cantante fiorì. L'artista partecipò al concerto di gala
dedicato alla vittoria a Berlino il 9 maggio 1945 e recitò nel
film documentario sovietico-ungherese 'Youth of the World'.
Baglanova si esibì non soltanto in Unione Sovietica, ma anche
in Austria, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, India, Canada,
Svezia, Belgio e Birmania, impressionando con la sua potente
voce il pubblico dei vari Paesi. Nel 1955 la cantante divenne
artista del popolo della Repubblica sovietica kazaka e, 12 anni
dopo, artista del popolo dell'URSS.
Baglanova è morta nel 2011, all'età di 89 anni. Strade, viali
e la più grande organizzazione musicale del Paese,
Kazakhconcert, hanno oggi il suo nome, in segno di tributo per
l'apporto dato dalla cantante al patrimonio musicale nazionale
del Kazakhstan. (ANSA).