La polizia e i servizi segreti dell'MI5 compiranno nuovi accertamenti sulla morte negli ultimi anni nel Regno Unito di 14 persone, russe o legate in qualche modo alla Russia, sulle cui circostanze sono stati in passato sollevati dubbi. Lo ha annunciato la ministra Amber Rudd, rovesciando il 'no' del governo ribadito fino a ieri. Fra i fascicoli, chiusi a suo tempo come non sospetti, quello relativo al chiacchierato oligarca Boris Berezovski: morto in Inghilterra dopo essere entrato in rotta di collisione con Vladimir Putin.
La ministra dell'Interno, che due giorni fa aveva respinto in parlamento le ultime sollecitazioni a riaprire questi casi liquidando i sospetti come "voci e congetture" e indicato la priorità d'indagare su "fatti concreti" come il tentativo di uccisione dell'ex spia russa Serghei Skripal a Salisbury, ha corretto il tiro oggi in una lettera inviata al commissione parlamentare Interni: organismo guidato dalla deputata laburista Yvette Cooper, in prima fila nell'invocare insistentemente ulteriori indagini al riguardo.
Rudd ha spiegato che le nuove verifiche prenderanno in considerazione i sospetti di chi ipotizza che dietro queste morti possano nascondersi tentativi di omicidio commissionati dai servizi segreti di Mosca o da gruppi mafiosi. "Il governo - scrive la ministra - prende sul serio ogni sospetto di coinvolgimento di uno Stato straniero in omicidi sul suolo del Regno Unito. E nelle settimane a venire io voglio essere sicura che tali sospetti siano davvero nulla più di questo: la polizia e l'MI5 collaboreranno per raggiungere questo obiettivo".