La Francia prudente sulla fase 2 mentre in Germania il tasso di contagio del coronavirus risale a 1. "Se gli indicatori non saranno rispettati, non faremo nessuna riapertura l'11 maggio", ha detto il premier francese, Edouard Philippe, presentando il piano di riapertura in Parlamento. Le condizioni che ha posto riguardano, fra l'altro, il numero dei nuovi contagi al giorno, che "deve mantenersi fra i 1.000 e i 3.000". In base al livello dei contagi i dipartimenti verranno divisi in zone "verdi" e "rosse". La "fase 2" durerà dall'11 maggio al 2 giugno, quando si entrerà in una "fase 3", ha aggiunto Philippe. "Alla riapertura dell'11 maggio saremo in grado di effettuare test di massa, 700.000 test virologici alla settimana"ha detto Philippe spiegando che tutte le persone che hanno avuto un contatto" con dei positiv"saranno invitati a testarsi e a mettersi in isolamento". "Obiettivo finale - ha detto - è consentire di isolare al più presto i portatori del virus. Non è una punizione, ma una protezione: tutto deve essere ampiamente fondato sul civismo di ognuno". Il premier francese Edouard Philippe, nel corso dell'intervento all'Assemblea Nazionale per presentare il piano di uscita dal rigido confinamento contro il coronavirus, ha garantito che in Francia ci saranno "abbastanza mascherine per far fronte ai bisogni a partire dall'11 maggio", il giorno in cui verranno revocate le rigide misure di lockdown. Solo da pochi giorni le mascherine cominciano ad essere disponibili nelle farmacie di Francia ma per lungo tempo, viste le risorse limitate, erano praticamente impossibili da trovare per i normali cittadini. Dinanzi al rischio pesantissimo di penuria, in Francia le mascherine erano riservate al personale sanitario e ad alcune categorie molto specifiche della popolazione. Philippe ha detto ora che in "numerose situazioni" è invece "preferibile" portare una mascherina.
"La stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2010, in particolare quella del calcio, non potrà riprendere", ha annunciato il premier francese, mentre dall'11 maggio ci sarà "una riapertura molto graduale delle scuole materne ed elementari, su base facoltativa. In un secondo tempo - ha proseguito - dal 18 maggio, ma solo nei dipartimenti in cui la circolazione del virus è molto debole, potremo immaginare di aprire le medie". Quanto ai licei, "decideremo a fine maggio se potremo riaprirli, a cominciare da quelli professionali", ha aggiunto Philippe. "Conosco l'impazienza delle comunità religiose. I luoghi di culto potranno restare aperti, ma credo sia legittimo chiedere di non organizzare funzioni e cerimonie" prima del 2 giugno" ha concluso il premier aggiungendo che i funerali continueranno ad essere possibili con un massimo di 20 persone.
E' salito di nuovo il tasso di contagio da Coronavirus in Germania: da marzo, per la prima volta, una persona ne contagia un'altra. Lo ha reso noto il Robert Koch Institut. Stando all'Istituto in Germania sono registrati 156.337 casi di contagio e 5.913 vittime. Nel paese guidato da Angela Merkel, gli occhi sono attualmente puntati al prossimo incontro fra governo e Laender, fissato per giovedì: l'Esecutivo ha chiarito ieri di non voler procedere ad una accelerazione dell'allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica a riguardo sale e il dibattito è acceso. Dalla settimana scorsa in Germania sono stati riaperti i negozi, ma vige tuttora il divieto di contatto e da ieri è obbligatorio indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico. L'obbligo di portare le mascherine andrà in vigore in tutti i negozi in Germania. Quello di Berlino è l'ultimo Land a introdurre la misura, già attiva nelle 16 regioni tedesche.