"Un approccio condiviso"
sull'Afghanistan in seno alla comunità internazionale è
"cruciale" per portare avanti l'evacuazione di coloro che
vogliono lasciare il Paese dopo l'avanzata dei Talebani fino a
Kabul e "prevenire una crisi umanitaria" più grave, oltre che
per cercare d'influire sul futuro del Paese. Lo hanno
sottolineato in piena sintonia il primo ministro britannico
Boris Johnson e la cancelliera tedesca Angela Merkel in una
conversazione ad hoc di cui dà conto stamane Downing Street,
precisando come tra l'altro come Johnson abbia ribadito
l'intenzione - già annunciata ieri in un analogo colloquio con
il presidente francese Emmanuel Macron - di convocare intanto in
veste di presidente di turno un video-vertice dei leader del G7
sul dossier afgano.
Il primo ministro e la cancelliera - fa sapere Downing
Street - "concordano sul fatto che la cooperazione
internazionale è ora cruciale sia per far fronte all'urgente
necessità di evacuare gli stranieri e altri dall'Afghanistan,
sia per quella di più lungo termine di prevenire una crisi
umanitaria nel Paese e nella regione"
"Entrambi i leader - si legge in un nota diffusa a Londra -
sono determinati a usare le loro influenza bilaterale e
multilaterale per incoraggiare i partner internazionali ad
adottare un approccio condiviso di fronte alla sfide che abbiamo
innanzi". Inclusa quella di stabilire "standard concordati sui
diritti umani del cui rispetto ogni futuro governo dei Talebani
in Afghanistan dovrà rispondere alla comunità internazionale".
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