(ANSA) - MADRID, 15 FEB - L'inviato speciale della Farnesina
per i diritti Lgbtiq+, Fabrizio Petri, è stato impegnato ieri e
oggi in una missione a Madrid, dove ha incontrato rappresentanti
pubblici e della società civile spagnoli. Un viaggio effettuato,
in particolare, con l'obiettivo di conoscere l'operato della
Commissione internazionale contro la pena di morte (Icdp) —
essendo questo un tema prioritario del suo mandato — così come
per "rafforzare" i rapporti con un Paese che ha una
"legislazione fantastica" in materia di diritti Lgbtiq+, ha
spiegato Petri in un incontro con giornalisti tenutosi
all'Ambasciata italiana.
Tra le riunioni organizzate, c'è stato anche un "lungo" e
"molto positivo" incontro con l'ex premier spagnolo José Luis
Rodríguez Zapatero, che è commissario onorario dell'Icdp e sotto
il cui governo venne legalizzato il matrimonio omosessuale in
Spagna nel 2005. "Italia e Spagna non vogliono segmentizzare la
lotta contro la pena di morte"; ha spiegato Petri. "la pena di
morte va abolita per tutti", ma "ê molto importante far vedere
alle comunità Lgtbiq+ nel mondo che c'è una sensibilità verso
questo dramma", ha aggiunto.
Rispetto alle priorità generali nel campo dei diritti
Lgbtiq+, l'inviato della Farnesina ha affermato che, "a livello
globale", la priorità è appunto quella "decriminalizzare" nei
numerosi Paesi dove le persone Lgbtiq+ vengono ancora
severamente perseguitate; un obiettivo che si può provare a
raggiungere attraverso un'azione "multilaterale". Per quanto
riguarda invece le zone del mondo dove sono stati riconosciuti
maggiori diritti, il tema più spinoso su cui si discute
attualmente è quello "dell'identità di genere", ha aggiunto
Petri. (ANSA).