Dovrebbe arrivare in giornata
sull'Italia la coda della nube di metano che si è formata a
seguito della fuga di gas del 27 settembre dai gasdotti Nord
Stream 1 e 2, stimata nell'ultimo aggiornamento in 80mila
tonnellate. Non c'è nessun pericolo né di inquinamento né per la
salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in
atmosfera ed essendo il metano un gas climalterante (che incide
sul riscaldamento globale), non inquinante. Lo spiega Bernardo
Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, sui dati del
rapporto dell'Istituto Norvegese per la ricerca sull'aria
(Nilu), in base ai quali la nube si è divisa in 2 parti.
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