ROMA - Gli Stati Uniti e i suoi partner fra cui l'Italia "resteranno fermi accanto all'Ucraina per tutto il tempo necessario", perché questo riguarda "il mondo in cui vogliamo vivere", e "dobbiamo continuare su questa strada, perché è una questione esistenziale": lo ha detto la responsabile per i rapporti con l'Europa del Dipartimento di Stato americano, Karen Donfried, che oggi a Roma ha incontrato un gruppo di rifugiati ucraini provenienti da varie parti d'Italia. Donfried era accompagnata dall'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, che ha ringraziato il popolo italiano per quanto fatto per i 170.000 rifugiati del suo Paese e ha mandato un "ringraziamento ai nostri partner" e anche "a tutto il popolo americano": "Più siamo uniti, più saremo sicuri", ha detto.
A Donfried i dieci rifugiati ucraini, fra i quali c'erano quattro minori, hanno anche consegnato dei disegni fatti da bambini. "E' così commovente. Quei disegni catturano tutto il dolore", ha detto. raccontando che ce n'è uno che "esprime tutto il dolore delle famiglie separate", ma anche uno che mostra "un soldato ucraino dagli occhi azzurri" che simboleggia "la vittoria dell'Ucraina".
La rappresentante Usa è tornata quindi a elogiare quanto fatto dall'Italia per chi è scappato da quella guerra e la "incredibile collaborazione" con l'Italia e gli altri alleati, fondamentale nell'aiutare Kiev a difendersi in questa "aggressione non provocata".
All'incontro, avvenuto presso la Chiesa di Madonna del Pascolo a Monti, la chiesa degli ucraini, sede dell'esarcato cattolico di rito bizantino a Roma, ha partecipato anche il vescovo, Dioniso Paolo Lachovicz, che ha ringraziato Italia e gli Stati Uniti per il sostegno all'Ucraina in questa guerra ingiusta". Presenti anche alcuni rappresentanti del governo italiano e della Caritas.