(ANSA) - PARIGI, 01 FEB - Dopo la mobilitazione record che
ieri ha riempito le piazze di Francia il governo dice di voler
"discutere" e "ascoltare" il grido dei manifestanti, ma intende
comunque andare avanti sulla riforma delle pensioni promessa da
Emmanuel Macron. Su France 2, il ministro del Lavoro, Olivier
Dussopt, assume toni concilianti: "La mobilitazione è molto
importante, questo deve indurci a tentare di discutere sempre,
di convincere, di farlo con umiltà", ha affermato, difendendo
nel contempo una riforma "necessaria, perché oggi il sistema non
sta più in piedi", a cominciare dal contestato aumento dell'età
pensionabile a 64 anni.
Su France Inter, il ministro dei Conti Pubblici, Gabriel
Attal, esprime "rispetto" per "i francesi che si sono presi del
tempo, una giornata, per far valere le loro convinzioni".
"Ovviamente - ha aggiunto - bisogna non solo ascoltare ma
comprendere il messaggio di queste mobilitazioni". "Ieri, è
stata la più grande manifestazione (da 30 anni,ndr.), incluso
quella del 1995", esulta su RTL il segretario generale della
CFDT, Laurent Berger. In piazza, sono scese 1,27 milioni di
persone secondo il governo e 2,5 milioni secondo i sindacati.
Mentre il segretario generale di CGT, Philippe Martinez, accusa
l'esecutivo di voler "giocare a braccio di ferro". "Minimizzare
lo scontento", avverte, spingerà i sindacati a "passare alla
velocità superiore",avverte su France Inter. Intanto, la leader
del Rassemblement National, Marine Le Pen, attacca quei
sindacati che si oppongono alla presenza degli eletti lepenisti
nei cortei. "La violenza con cui il signor Martinez ha spiegato
che spingerà i deputati RN fuori dalle manifestazioni è
vergognoso, questi dimostra che questi sindacati difendono i
propri interessi, non gli interessi dei francesi", ha denunciato
su franceinfo.
Nuove mobilitazioni sono state annunciate dai sindacati per il
7 e l'11 febbraio. (ANSA).