(ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - Sono stati oltre 10mila gli
agricoltori olandesi che hanno occupato le strade de L'Aja ieri
per manifestare contro i piani del governo per limitare le
emissioni di azoto, una politica che secondo loro segnerà la
fine di molte aziende agricole e colpirà la produzione
alimentare. Le cifre sono state diffuse oggi dai media
nazionali, che evidenziano come il "comune denominatore del
malcontento" nei confronti dell'esecutivo di Mark Rutte possa
avere ricadute sulle elezioni regionali in programma mercoledì.
I manifestanti, sostenuti sul palco anche dai leader
nazionalisti di estrema destra Geerd Wilders e Thierry Baudet,
hanno emulato l'azione messa in campo dagli agricoltori belgi,
che una decina di giorni fa avevano bloccato le strade di
Bruxelles e del suo quartiere europeo con oltre duemila trattori
per esprimere dissenso sui piani del governo regionale fiammingo
su concimi azotati e politica agricola europea. In segno di
ribellione molti produttori hanno portato con loro le bandiere
nazionali capovolte e striscioni dagli slogan 'Niente
agricoltori, niente cibo' e 'Non c'è nessun 'problema' di
azoto'.
Il settore agricolo non è stato il solo a protestare: un
centinaio di attivisti per il clima di Extinction Rebellion -
stando a quanto riportato dai media locali - hanno sfondato i
blocchi di polizia e bloccato per ore un'importante arteria
della capitale olandese, scagliandosi contro le norme fiscali
imposte dal governo che, è la loro denuncia, incoraggiano l'uso
dei combustibili fossili. Le loro richieste: la fine delle
esenzioni fiscali per le raffinerie di petrolio, le centrali a
carbone, e le industrie dell'aviazione e della navigazione.
(ANSA).