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La Cpi emette un mandato di arresto contro Putin

'Criminale di guerra per la deportazione dei bambini'

(ANSA) - L'AIA, 17 MAR - La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin in relazione alla guerra in Ucraina. Putin sarebbe "responsabile del crimine di guerra di deportazione e trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia", si legge nel comunicato della stessa Corte. Oltre a Putin, un altro mandato di arresto è stato spiccato nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022.
    "Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per aver commesso gli atti direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona, e per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti", prosegue la nota.
    La Corte sottolinea che i mandati di cattura sono stati emessi dalla II Camera preliminare dopo le istanze di accusa presentate il 22 febbraio 2023, a un anno esatto dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, e di averli fin qui tenuti "segreti al fine di proteggere vittime e testimoni e anche per salvaguardare le indagini".
    "Tuttavia - spiega la Corte -, consapevole che le condotte contestate nella fattispecie sarebbero in corso, e che la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l'ulteriore commissione di reati, la Camera ha ritenuto che sia nell'interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria a rendere pubblica l'esistenza dei mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera". (ANSA).
   

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