La riforma delle pensioni "proseguirà il suo cammino democratico": Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato in diretta su France 2 e TF1. La mozione di censura (sfiducia) contro il governo è "fallita". Ora "bisogna aspettare il pronunciamento del consiglio costituzionale". "Dobbiamo andare avanti: è nell'interesse superiore della nazione":
"Nel momento in cui vi parlo, pensate che mi faccia piacere fare questa riforma (delle pensioni,ndr)? La risposta è 'no'. Avrei potuto mettere la polvere sotto al tappeto, come tanti prima di me, la risposta è 'si'...'": ha detto il presidente francese, tornando a dire che la riforma previdenziale "non è un lusso", ma è più che mai "necessaria" per riportare il sistema previdenziale in equilibrio.
"Quando i sindacati manifestano, hanno la loro legittimità, quando organizzano cortei, che lo facciano, sono contrari a questa riforma, io li rispetto": lo ha detto, in diretta tv, il presidente francese, Emmanuel Macron, aggiungendo però di "non accettare la violenza quando si è scontenti di qualcosa". "Siamo una grande nazione e un antico popolo - ha detto Macron - che può dotarsi di responsabili che hanno una legittimità politica. Presidente della Repubblica, parlamentari...sono eletti dal popolo. I sindacati sono legittimi". "Ma non è accettabile che dei gruppi utilizzino un'estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma. Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa".
Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso dell'intervista in diretta su TF1 e France 2, si è detto pronto ad "addossarsi l'impopolarità" sulla riforma delle pensioni. Ricordando di non poter venire rieletto per una terza volta all'Eliseo, il leader francese ha martellato sulla necessità di adottare la contestata riforma previdenziale, "nell'interesse superiore della nazione". Il leader francese colpito dalla crisi sociale sulla riforma delle pensioni ha detto che Borne ha "la fiducia per condurre questa squadra di governo". E ancora: "Il mandato che le ho dato è di continuare ad ampliare questa maggioranza il più possibile". Ricorrendo all'articolo 49,3 della costituzione per far passare la contestata riforma previdenziale, Borne ha dato prova di "responsbilità", ha detto ancora Macron, aggiungendo che "non abbiamo diritto allo stop o all'immobilismo". Ho sentito la "rabbia legittima che si esprime in un ambito repubblicano" da parte di alcune professioni che hanno condizioni di lavoro difficili: Emmanuel Macron, in diretta tv in piena crisi della riforma delle pensioni, ha promesso nuove discussioni con i sindacati affinché sia affrontato meglio il tema dei "lavori usuranti". Il presidente della Repubblica ha riconosciuto che le proposte dell'esecutivo su questo punto "non sono abbastanza forti e tangibili".
E' la prima volta che Macron si rivolge ai francesi dall'inizio della crisi della riforma delle pensioni, a gennaio, anche se l'iniziativa ha preso la forma di un'intervista in diretta, con il presidente che risponderà alle domande dei giornalisti. Ieri sera, nuovi incidenti e tensioni a Parigi ma anche a Rennes, a Nantes, a Reims, a Tolosa, Lione e molte altre città. E polemiche per le presunte violenze della polizia. La sinistra, assieme ad avvocati e magistrati, ha denunciato arresti compiuti "con violenza" da parte della polizia, chiedendo con forza il rilascio di manifestanti indebitamente trattenuti. In un video che ha fatto il giro del web, si vede un agente sferrare un pugno a un manifestante, che crolla a terra. I fatti sono accaduti a rue Saint Antoine, vicino alla Bastiglia, e la polizia ha aperto un'inchiesta interna per chiarire le circostanze dell'accaduto.
Francia, notte di rabbia e incendi, centinaia di fermi
Gli scioperi continuano nelle raffinerie, nei trasporti e nella nettezza urbana, la Normandia è oggi la regione di punta della protesta con un'operazione "porto morto" a Le Havre con diversi blocchi stradali ad annullare ogni attività portuale. Nel pomeriggio, dopo il discorso di Macron, sono già state fissate manifestazioni in tutta la Francia, a Parigi appuntamento alle 18 nella zona di "Stalingrad", a Bordeaux 17:30 a place de la Victoire, a Strasburgo "sciopero barbecue" dei cittadini con i ferrovieri in sciopero.
Tensione, infine, in attesa di domani, nona giornata di mobilitazione generale contro la riforma che vuole aumentare da 62 a 64 anni l'età minima per lasciare il lavoro: sono attesi fra 600.000 e 800.000 manifestanti, 12.000 i poliziotti che verranno schierati, una cifra record dall'inizio delle proteste. A Parigi, il corteo taglierà in due la città, dalla Bastiglia all'Opéra,