(ANSA) - ROMA, 01 APR - Il metropolita Pavel, vicario del
monastero di Kiev Pechersk Lavra ha riferito di aver ricevuto
questa mattina un mandato di perquisizione da parte delle
autorità ucraine, come riporta l'agenzia di stampa statale russa
Ria Novosti.
"Ora la mia casa sarà perquisita", ha detto il metropolita,
aggiungendo di essere accusato di "collaborazione con la Russia
e incitamento interreligioso". "Dicono anche che ho maledetto il
presidente Zelensky", ha detto Pavel, sottolineando che il
riferimento è a una sua citazione di versi del Vangelo.
Quello di oggi è un nuovo round del conflitto intorno alla
Pechersk Lavra di Kiev dopo che in maggio l'ortodossia ucraina
ha tagliato i rapporti con Mosca e ha dichiarato la "piena
indipendenza". Il 29 marzo avrebbe dovuto essere l'ultimo giorno
per il clero della Chiesa ortodossa ucraina filo-russa per
lasciare lo storico complesso monastico rupestre. La Kyiv
Pechersk Lavra ospita un ramo del cristianesimo ortodosso in
Ucraina che è tradizionalmente fedele al patriarca Kirill,
leader della chiesa russa, stretto alleato del presidente
Vladimir Putin e sostenitore della guerra contro l'Ucraina.
Ai monaci è stato ordinato di lasciare il monastero. Da giorni i
fedeli di rito russo stazionano davanti all'edificio religioso.
Ieri si è appreso che il ministero della Cultura di Kiev ha
intentato una causa contro la Chiesa ortodossa ucraina del
Patriarcato di Mosca (Uoc-Mp) per non aver permesso alla
commissione ministeriale di prendere possesso del Monastero
delle Grotte nella capitale. (ANSA).