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Gb: lascia Dominic Raab e Sunak nomina i sostituti

I sostituti sono Dowden, che diventa vicepremier e Chalk che va alla Giustizia

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha proceduto alla sostituzione di Dominc Raab, dimessosi dalle cariche di vicepremier e titolare della Giustizia in seguito ad accuse di bullismo contro funzionari ministeriali, spacchettandone i ruoli e dando vita a un mini rimpasto del governo Tory. Vicepremier diventa Oliver Dowden, che mantiene anche la poltrona di ministro dell'Ufficio di Gabinetto e cancelliere del Ducato di Lancaster. Mentre alla Giustizia viene promosso Alex Chalk. 

A scalare, Chalk, finora viceministro della Difesa, viene sostituito da James Cartlidge; il quale cede a sua volta l'incarico di numero 2 del Tesoro a Gareth Davies. Tutti i promossi sono under 50, come lo stesso Sunak (42enne); e il più giovane del lotto, Davies, ha 39 anni. Le loro designazioni - si legge in una nota diffusa da Downing Street - sono state firmate, come da prassi, da re Carlo III nella sua veste di capo dello Stato. "Sua Maestà - recita il comunicato - ha inoltre approvato" su proposta del premier la nomina di Chloe Smith a ministra ad interim della Scienza, Tecnologia e Innovazione e di Julia Lopez e del veterano John Whittingdale a viceministro di Cultura, Media e Sport, in sostituzione rispettivamente di MIchelle Donelan e Julia Lopez, entrambe destinate a un periodo di aspettativa per maternità su loro richiesta. Dominic Raab si è dimesso sulla base di un rapporto indipendente che ha valutato come "intimidatori e umilianti" per i sottoposti alcuni dei comportamenti oggetto nei mesi scorsi di denunce interne. Denunce rispetto alle quali l'ormai ex numero 2 di Sunak ha mantenuto l'impegno fissato a fare un passo indietro laddove fosse stato riconosciuto responsabile ma che nel complesso ha insistito a negare nella lettera di rinuncia all'incarico: firmata stamane apparentemente senza che il primo ministro gli avesse chiesto in forma ufficiale di farsi da parte, non ritenendo provata quanto meno una violazione grave del codice di condotta ministeriale. Nel testo Raab si è limitato a scusarsi in modo generico per lo stress eventualmente arrecato a qualcuno, ma non senza notare come il rapporto abbia dato credito solo a "2 dei 24" accusatori; e anche in questi casi abbia creato "un pericoloso precedente", abbassando la soglia della definizione di bullismo e mettendo a discussione il diritto di un ministro a essere esigente con i funzionari o "critico" su ipotetici errori. Non solo: ha pure lanciato un attacco frontale contro alcuni anonimi dirigenti degli apparati ministeriali, il Civil Service, accusandone almeno uno d'aver di fatto complottato contro di lui e contro il suo staff. 

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