L'oppositore russo Alexei Navalny, in carcere da più di due anni, ha detto che contro di lui è stata aperta una nuova inchiesta con l'accusa di "terrorismo", oltre a quella di "estremismo" già esistente. "Gli investigatori mi hanno detto che un nuovo caso è stato aperto separatamente contro di me e che verrò processato da una Corte militare", ha detto Navalny, citato dall'agenzia Tass.
Navalny, in carcere dal gennaio 2021, sta scontando una condanna a nove anni di reclusione per frode e oltraggio alla Corte, che i suoi sostenitori giudicano politicamente motivata. L'oppositore è inoltre stato incriminato con altre dieci persone per i reati di estremismo, incitamento al terrorismo e apologia del nazismo, secondo quanto reso noto dal suo avvocato Vadim Kobzev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Stamane la Corte del distretto Basmanny di Mosca si è riunita a porte chiuse per una udienza per esaminare alcuni aspetti procedurali. Navalny, che partecipa all'udienza in videoconferenza, ha detto di rischiare una condanna fino a 30 anni per le accuse che gli sono mosse. "Inoltre - ha aggiunto - gli investigatori mi hanno detto che un caso per terrorismo è stato aperto separatamente. Cioè mentre sono in prigione commetterei atti di terrorismo. E il caso verrà esaminato da una Corte militare. Quindi sono sotto la minaccia di una condanna all'ergastolo".