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Kiev: "Liberati oltre 2 chilometri nell'area di Bakhmut"

Il sito Meduza: 'il Cremlino sta perdendo la pazienza con Prigozhin'. Kuleba, non si pensi a questa controffensiva come l'ultima. Zelensky a Zeit, ci riprendiamo tutto indietro

Le critiche del fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ai vertici militari russi e le sue dichiarazioni sulla situazione al fronte hanno iniziato a "preoccupare seriamente l'alta dirigenza del Paese" e il Cremlino "sta perdendo la pazienza".Lo riporta il sito indipendente russo Meduza citando fonti vicine al Cremlino. Secondo Meduza i funzionari di Mosca considerano le dichiarazioni di Prigozhin sul ministero della Difesa russo come una "seria minaccia". Una fonte ha affermato che il capo della Wagner sta attualmente agendo "non come parte della stessa squadra". Prigozhin ha oltrepassato una "linea rossa". 

Nei pressi di Bakhmut le Forze di difesa ucraine hanno liberato più di due chilometri di territorio dal controllo delle forze russe. Lo ha dichiarato Mykola Volokhov, comandante dell'unità di ricognizione 'Terra' del gruppo tattico Azov, all'emittente ucraina Espresso TV. "Ora possiamo dire che le Forze di difesa hanno liberato più di 2 km di Bakhmut. Questo risultato è stato raggiunto dalla terza brigata d'assalto separata delle Forze armate dell'Ucraina che comprende l'unità 'Terra'" ha dichiarato Volokhov. "Abbiamo ucciso un gran numero di russi e fatto prigionieri", ha concluso il comandante ucraino.

"Non pensate a questa controffensiva come all'ultima, perché non sappiamo cosa ne verrà fuori. Se riusciremo a liberare i nostri territori con questa controffensiva, allora alla fine direte, sì, è stata l'ultima, ma se no, allora significa che dobbiamo prepararci per la prossima controffensiva". Lo afferma in un'intervista alla tedesca Bild il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba. Nella conversazione che ha toccato una vasta gamma di temi, è stata posta una domanda anche sulle possibili trattative, nella risposta Kuleba ha spiegato che, a suo avviso, "bisogna ricordare alla gente che abbiamo pazientemente negoziato con la Russia dal 2014 al 2022. Paziente. La prima parte di questi negoziati è stata sostenuta da Germania e Francia. E ci è stato consigliato di fare concessioni qua e là. Ha funzionato? No, siamo nella più grande guerra in Europa dalla seconda guerra mondiale".

"La nostra missione è salvare il nostro Paese, la nostra indipendenza, il nostro popolo. Ci riprendiamo tutto indietro". Lo dice il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un'intervista al settimanale tedesco Die Zeit, secondo un'anticipazione.

"A Bakhmut, i combattenti della 3ª brigata delle forze armate dell'Ucraina sono avanzati di 2,6 km durante l'assalto alle posizioni russe". E' quanto rende noto Kiev in merito alle operazioni militari dell'esercito ucraino, scrive il Guardian citando la tv ucraina Suspilne. "Le nostre forze armate hanno sconfitto due compagnie della 72ª brigata della Federazione Russa", ha detto il comandante del reggimento Azov. Secondo quanto scrive Kyiv Independent, le truppe d'assalto hanno ucciso 64 soldati russi durante l'offensiva nella periferia sud-occidentale di Bakhmut. Tra le vittime ci sono anche i mercenari Wagner, mentre 5 soldati russi sono stati catturati.

Le forze russe intendono evacuare i lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. A denunciarlo è l'operatore nucleare ucraino Energoatom su Telegram. "Sono state ricevute informazioni sulla preparazione degli occupanti russi per 'l'evacuazione' di circa 3.100 persone dalla città satellite della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Prima di tutto, si tratta dell'allontanamento di 2.700 lavoratori dell'impianto che hanno firmato un contratto con la falsa 'Organizzazione operativa della centrale nucleare di Zaporizhzhia' o un'altra impresa Rosatom, e dei membri delle loro famiglie", ha scritto la società ucraina. "Inoltre, secondo le informazioni dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa, parte delle famiglie dei lavoratori nucleari di Zaporizhzhia sono già state portate da Energodar nella regione russa di Rostov", ha aggiunto. "Gli occupanti russi dimostrano la loro incapacità di garantire il funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, poiché ora vi è una catastrofica mancanza di personale qualificato. Anche quei lavoratori ucraini che, dopo aver firmato contratti vergognosi, hanno accettato di collaborare con i rashisti, saranno 'evacuati' nel prossimo futuro. E questo aggraverà la questione già estremamente urgente di disporre di un numero sufficiente di personale per garantire la sicurezza del funzionamento della centrale nucleare", ha sottolineato Energoatom.

La Gran Bretagna è pronta a classificare formalmente il gruppo di mercenari russi Wagner come "organizzazione terroristica", una mossa che imporrebbe sanzioni alla milizia privata e che aumenterebbe le pressioni sulla Russia. Lo riferisce il quotidiano The Times. Il ministero dell'Interno starebbe lavorando a questa strategia "da due mesi e la formalizzazione dovrebbe arrivare in poche settimane", scrive il giornale citando una fonte governativa. Una volta emanato, il provvedimento stabilirebbe come un reato l'appartenenza alla Wagner, partecipare alle sue riunioni, incoraggiarne il sostegno o mostrare il suo logo in pubblico.

La Cina deve utilizzare "le sue relazioni con la Russia" per far capire a Mosca "che si trova in una impasse" in Ucraina: lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna. durante il resoconto del consiglio dei ministri a Parigi, in presenza dell'omologa tedesca, Annalena Baerbock. "E' necessario che la Cina usi le sue relazioni con la Russia per far capire meglio alla Russia che si trova in una impasse e chiederle di ritrovare la ragione per un ritorno alla pace e per il non proseguimento della guerra", ha dichiarato Colonna, ad oltre 14 mesi dall'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio del 2022.

Il presidente russo Vladimir Putin ha avviato le procedure parlamentari per uscire ufficialmente dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe), al quale Mosca ha già sospeso la sua partecipazione fin dal 2015. Lo riferiscono le agenzie russe. Il trattato era in vigore dal 1990 ed emendato nel 1997 dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, ma i Paesi della Nato, lamenta Mosca, non hanno ratificato tali emendamenti.

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