"Un altro corpo è stato recuperato da sotto le macerie dell'edificio della clinica veterinaria, anch'esso colpito dal nemico... L'attacco missilistico di oggi contro Dnipro ha causato la morte di due persone". Lo scrive su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak in un aggiornamento sull'attacco alla clinica della città. Le autorità hanno riferito che il raid ha colpito non solo l'edificio di un istituto medico, ma anche una clinica veterinaria, provocando un incendio.
"I terroristi russi confermano ancora una volta il loro status di combattenti contro tutto ciò che è umano e onesto. Un attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. A partire da ora, una persona è stata uccisa e 15 sono rimaste ferite. Le conseguenze dei bombardamenti vengono eliminate e le vittime vengono soccorse. Tutti i servizi necessari sono coinvolti". Così Volodymyr Zelensky su Telegram, postando un video delle conseguenze dell'attacco. "Dobbiamo sconfiggere questi inumani irrevocabilmente e il prima possibile. Perché il nostro tempo è la nostra gente. E la nostra gente è la cosa più preziosa in Ucraina".
"Un morto e 15 feriti, tra loro ci sono 2 bambini. Continua il salvataggio delle vittime". Lo scrive su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak in un aggiornamento sull'attacco alla clinica a Dnipro. "Due edifici erano occupati. In totale, l'incendio ha coperto 500 metri quadrati. I soccorritori stanno ora spegnendo gli incendi". "Due bambini sono tra i feriti a Dnipro. Ragazzini di 3 e 6 anni. Entrambi sono ricoverati. I medici valutano le loro condizioni come moderate", ha scritto Lysak su Telegram. "Anche 11 adulti sono stati ricoverati in ospedale. Due sono gravi".
"Già 23 feriti a Dnipro". Lo riferisce il governatore di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak su Telegram, sottolineando che "21 sono in ospedale, tre di loro sono gravi. Un uomo di 69 anni è morto. Era solo di passaggio quando un razzo dei terroristi russi ha colpito la città. I soccorritori sono riusciti a contenere l'incendio nella struttura medica", ha spiegato.
"Loro non sognano tanto le mediazioni, perché il blocco ucraino è davvero molto forte. Tutta Europa, Stati Uniti. In altre parole, hanno una forza propria molto grande": così il Papa ha commentato con Telemundo le parole di Volodymyr Zelensky che, dopo l'incontro con il Pontefice, aveva detto di non avere bisogno di mediatori. "Mi ha chiesto un grosso favore: darmi da fare, prendermi cura dei ragazzi che sono stati portati in Russia". "Lui era molto addolorato e ha chiesto collaborazione per cercare di far tornare i ragazzi in Ucraina", ha riferito il Papa.
Un vertice per la pace "è necessario" e l'Ucraina vuole che si tenga "il prima possibile: l'ideale sarebbe luglio". Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista all'agenzia di stampa russa Interfax. L'alto funzionario ha pubblicato una parte dell'intervista sul suo canale Telegram.
"Oggi è necessario un vertice di pace. Tutti comprendono questo fatto. Inoltre, tutti accettano come assolutamente logica e giusta l'argomentazione secondo cui il piano di pace ucraino dovrebbe esserne la base: i 10 punti del Presidente Volodymyr Zelenskyy": ha detto Yermak. "Ora la posizione dell'Ucraina è chiara: il nostro piano è la base, ma siamo pronti ad ascoltare tutti quei Paesi che rispettano la nostra sovranità e integrità territoriale - prosegue l'alto funzionario -. Siamo pronti ad accettare alcuni elementi di altre proposte". "Attualmente ci si interroga su dove e quando tenere il vertice di pace. Naturalmente, vogliamo che si tenga il prima possibile. L'ideale sarebbe a luglio. Sono in corso consultazioni in merito. È molto importante che si tratti di un vertice a cui partecipino sicuramente i leader del Sud globale - conclude -. E, secondo le mie sensazioni, siamo molto vicini al successo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al vertice".
"Finché ci sarà l'attuale regime e il clown Zelensky al potere a Kiev, i colloqui saranno impossibili": ha però detto l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, durante la sua visita in Vietnam. Lo riporta l'agenza di stampa russa Tass. "Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati", ha aggiunto.
"Per quanto riguarda i piani di pace proposti, tutti dovrebbero essere presi in considerazione", ha anche detto l'ex presidente russo, commentando le iniziative di pace proposte dalla Cina e da altri Paesi. Lo riporta l'agenza di stampa russa Tass. In precedenza il ministero degli Esteri russo aveva valutato positivamente l'iniziativa di pace del Papa.
Mosca accusa Washington di dare "carta bianca" a Kiev per attaccare il territorio russo, nonostante le smentite degli Usa. Le dichiarazioni arrivate dagli Stati Uniti negli ultimi giorni sono "una conferma della assoluta permissività nei confronti di Kiev", ha detto il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov in un'intervista alla rivista International Affairs ripresa dall'agenzia statale russa Ria Novosti. Dapprima, sottolinea Ryabkov, gli Usa dicono che la Crimea non è riconosciuta come territorio russo e quindi Kiev può usare armi americane contro di essa, ma il giorno dopo affermano che Washington "non incoraggia" attacchi al territorio russo vero e proprio. "Questa - è la conclusione di Ryabkov - è una carta bianca e una assoluta indulgenza da parte degli americani verso il regime di Kiev. Da questo noi traiamo delle conclusioni, sia nella sfera politica sia in quella militare". Ryabkov ha aggiunto che dirigenti russi e americani continuano a parlarsi al telefono, ma gli Usa non mostrano la volontà di "raddrizzare" le relazioni bilaterali.
Sono "ipocrite e false" le assicurazioni degli Usa di non incoraggiare gli attacchi ucraini al territorio russo. Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca. Le relazioni tra Russia e Usa sono in una "crisi profonda e pericolosa" che rischia di portare a "conseguenze imprevedibili". Mosca condanna quelle che definisce le "azioni ostili degli Stati Uniti, che da tempo sono diventati parte del conflitto" in Ucraina.
Almeno quattro esplosioni sono state udite stanotte nell'oblast ucraino sudorientale di Dnepropetrovsk e in particolare nella capitale regionale Dnipro, secondo funzionari ucraini. L'allarme antiaereo è stato attivato in queste ore nella regione e in altri 10 oblast ucraini, compreso quello di Kiev.
Esplosioni sono state segnalate anche nella capitale, con l'amministrazione militare di Kiev che ha riferito come le difese aeree ucraine siano al lavoro sulla città e sull'oblast circostante. Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, non ha menzionato alcuna esplosione ma ha chiesto su Telegram di "non filmare o pubblicare nulla". I funzionari ucraini chiedono ai residenti di non pubblicare foto o video di attacchi russi per non rivelare informazioni sensibili alla parte nemica. Secondo i media statali ucraini, gli allarmi antiaerei di questa notte sono stati attivati a causa del lancio di missili da crociera dal territorio russo.
Diverse esplosioni sono state segnalate anche nella città occupata dai russi di Berdiansk, nell'oblast meridionale ucraino di Zaporizhzhia. Le forze di Mosca avrebbero recentemente trasferito munizioni sul luogo dell'attacco. Kiev ha inflitto un "massiccio attacco" alla città, secondo funzionari filorussi locali. Berdiansk è sotto l'occupazione di Mosca da febbraio 2022 e si trova a circa 100 chilometri a sud della linea del fronte.
Esplosioni si sono verificate stamattina nel centro di Krasnodar, capoluogo del territorio meridionale russo omonimo. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali le difese aeree della città sono entrate in azione dopo che il centro è stato attaccato da droni. Le autorità regionali citate dall'agenzia Tass confermano almeno un'esplosione, aggiungendo che ci sono danni materiali ma "secondo le stime iniziali nessuno sarebbe rimasto ferito". Esplosioni si erano già verificate in questo territorio russo il 5 maggio scorso presso la raffineria di petrolio Ilsky, presumibilmente causate sempre da un attacco di droni. C'è stato un numero crescente di segnalazioni di attacchi all'interno del territorio russo nelle ultime settimane, tra cui l'incursione transfrontaliera nell'oblast russo di Belgorod.