"L'ostacolo più grande alla fine
della guerra è la convinzione" del presidente russo Vladimir
Putin "di poter resistere più a lungo dell'Ucraina e dei molti
paesi che sostengono" Kiev, afferma il segretario di Stato
americano Antony Blinken al media australiano '60 Minutes'.
"Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa
idea - continua Blinken -. Naturalmente la guerra potrebbe
finire domani se Putin decidesse di fermarsi. E prima di tutto
siamo determinati, così come lo sono tanti altri paesi, a
continuare ad aiutare l'Ucraina a difendersi, a riprendersi il
territorio che la Russia le ha sottratto con la forza".
"E non si tratta solo di un'aggressione contro l'Ucraina e i
suoi cittadini - sottolinea il segretario di Stato americano -,
ma lo è anche contro gli stessi principi che sono al centro del
mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo: l'idea che
i paesi debbano rispettare la loro integrità territoriale, la
loro sovranità, la loro indipendenza. Se lasciamo che ciò che la
Russia sta facendo in Ucraina vada avanti impunemente, allora si
aprirà un vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore in tutto
il mondo dirà 'beh, se possono farla franca, posso farla franca
anche io'. Questa è una ricetta per un mondo in conflitto".
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