L'attore francese Gérard Depardieu, sospettato di violenze sessuali su due donne avvenute nel 2014 e nel 2021, sarà giudicato a ottobre. Lo ha reso noto la Procura di Parigi dopo l'interrogatorio di Depardieu, avvenuto in un commissariato parigino dove l'attore è rimasto alcune ore in stato di fermo. Prima del rilascio, questa sera, a Depardieu è stata consegnata una convocazione in tribunale per essere giudicato sulle accuse di violenze e molestie sessuali. L'attore, secondo alcune fonti, sarebbe stato messo a confronto con le due donne che lo hanno denunciato.
E' arrivata la resa dei conti per Gérard Depardieu, l'attore francese più famoso al mondo, noto per la sua esuberanza e simbolo degli abusi sessuali che hanno provocato una vera e propria rivolta - il cosiddetto #metoo - nel mondo del cinema francese. A denunciare Depardieu in questo filone delle numerose accuse a sfondo sessuale che lo riguardano, sono due donne. La polizia lo ha oggi interrogato, in stato di fermo, sulle accuse di violenze sessuali e molestie sui set di due film.
L'attore - secondo quanto riferito in serata da uno dei suoi avvocati, Christian Saint-Palais, che si è rammaricato per le fughe di notizie sulla stampa - è stato rilasciato dopo aver negato ogni accusa davanti agli inquirenti. Le denunce riguardano le riprese di due film. I fatti risalgono al 2014, mentre si girava "Le Magicien et les Siamois" di Jean-Pierre Mocky, e al 2021, sul set di "Les Volets verts" di Jean Becker. La prima a denunciarlo, una scenografa, parla di fatti accaduti nel settembre 2021. Depardieu partecipava alle riprese del film di Becker quando, un giorno, mentre era seduto in un corridoio, avrebbe afferrato la donna con le gambe bloccandola fra le sue cosce. La presunta vittima afferma di essere stata allora palpeggiata all'altezza dell'addome, sui seni e sulle natiche. L'attore le avrebbe detto anche "Ti pianterò il mio grosso ombrellone nel tuo sesso". La donna è una madre di famiglia di 53 anni, che agli inquirenti ha parlato di una "trappola per lupi" che ha sentito chiudersi su di lei, con una "forza fenomenale" da parte di lui. Tanto che ci sarebbe voluto l'intervento di una terza persona per liberarla dalle gambe di Depardieu che la tenevano stretta. L'equipe del film spinse l'attore a scusarsi e, a quanto raccolto dalle testimonianze, lui l'avrebbe fatto affermando "mi scuso perché devo scusarmi...". Ma in seguito, l'avrebbe poi insultata per tutto il tempo delle riprese, chiamandola "puttana". In seguito, la donna ha spiegato di non riuscire più a lavorare da allora, di soffrire di crisi di angoscia e di uno stress post-traumatico. In una lettera inviata a Le Figaro lo scorso ottobre, Gérard Depardieu ha fornito la sua "verità", smentendo le accuse.
La seconda a sporgere denuncia ha raccontato al giornale regionale Le Courrier de l'Ouest che, qualche giorno prima delle riprese del cortometraggio "Le Magicien et les Siamois" del marzo 2014, tutto lo staff tecnico e gli attori si recarono a casa di Depardieu, nella centralissima rue du Cherche-midi a Parigi, per preparare le riprese. In quell'occasione, un'assistente che aveva all'epoca 24 anni, afferma di aver subito molestie sessuali. Depardieu le avrebbe toccato il fondo schiena, rivolgendoli frasi oscene. All'inizio delle riprese, l'attore la incrociò di nuovo e ripeté le molestie fisiche, poi la toccò nelle parti intime pronunciando frasi esplicite. Infine, Gérard Depardieu è indagato dal 2020 per stupro e violenza sessuale nei confronti dell'attrice Charlotte Arnould. Anche l'attrice Hélène Darras aveva denunciato per violenze sessuali Depardieu durante le riprese di un film nel 2007, ma il reato è caduto in prescrizione. In Spagna, Depardieu è oggetto di una denuncia della giornalista e scrittrice Ruth Baza, che lo accusa di averla violentata nel 1995. "Mai e poi mai - ha scritto Depardieu nella lettera a Le Figaro - ho abusato di una donna".
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