Un soldato israeliano è stato pugnalato nel villaggio palestinese di Beit Awa, a sud di Hebron in Cisgiordania. Lo riferisce la radio militare secondo cui le sue condizioni non appaiono gravi, mentre l'assalitore è stato colpito da spari di reazione dei militari. Intanto la scorsa notte l'esercito israeliano ha arrestato a Ramallah il leader politico e 'uomo immagine' di Hamas in Cisgiordania, lo sceicco Hassan Yusef. Secondo un portavoce dell'Esercito, ''ha incitato al terrorismo''. L'arresto si e' svolto senza incidenti.
Attentato a Betlemme, dove un palestinese ha lanciato la sua auto contro due israeliani. Secondo la stessa fonte, il palestinese è stato ucciso
Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon arriva stamattina a sorpresa in Israele dove incontrerà il premier Benyamin Netanyahu e domani il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen allo scopo di ridurre le tensioni tra israeliani e palestinesi.
"Serve un orizzonte politico per rompere questo ciclo di violenza e di paura": dice in un videomessaggio il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, rivolto a israeliani e palestinesi
Benyamin Netanyahu frena sulle barriere di cemento a Gerusalemme e congela le altre previste in città dalla polizia. Lo stop del premier è arrivato stamattina poco prima che Hamas da Gaza, secondo fonti israeliane riprese dai media, ordinasse alle sue cellule in Cisgiordania la ripresa degli attacchi suicidi proclamando che "l'Intifada continuerà fino alla liberazione di Gerusalemme, della Cisgiordania e della intera Palestina". "Sosterremo l'intifada di Gerusalemme - ha promesso Hamas - col nostro lavoro e col nostro sangue". In una delle rare giornate senza attentati si è scaldato il fronte diplomatico.
Un Netanyahu furioso, secondo fonti di governo, ha fatto convocare al ministero degli Esteri - di cui porta l'interim - l'ambasciatore francese Patrick Maissonave al quale in un "colloquio aspro" è stata ribadita tutta la contrarietà israeliana alla proposta di Parigi di osservatori internazionali sulla Spianata delle Moschee. Una posizione condivisa dal segretario di Stato Usa John Kerry.