(ANSAmed) - BEIRUT, 17 FEB - Gli Emirati Arabi Uniti hanno
inaugurato nelle ultime ore un "centro inter-religioso",
composto da una moschea, da una chiesa e dalla prima sinagoga
del Paese arabo del Golfo che ha firmato poco più di due anni fa
lo storico accordo di normalizzazione con Israele e
che ha ospitato quasi quattro anni fa una visita di Papa
Francesco.
Le autorità degli Emirati, ricco Paese musulmano con una
popolazione in larga parte costituita da stranieri e
intenzionato a mostrarsi come promotore di dialogo e
moderazione, hanno inaugurato ad Abu Dhabi la 'Abrahamic Family
House', la casa della famiglia abramitica all'interno della
quale sorgono i luoghi di culto delle tre religioni monoteiste.
Sui media emiratini si afferma, citando il presidente del
centro inter-religioso, Muhammad Khalifa Mubarak, che questo
luogo vuole essere "una piattaforma per l'apprendimento e il
dialogo, un modello di convivenza".
"I visitatori sono invitati a partecipare a funzioni
religiose, visite guidate, celebrazioni e opportunità per
esplorare la fede", ha aggiunto Mubarak.
Nonostante l'elevato numero di stranieri residenti fedeli di
religioni cristiana e induista, negli Emirati ci sono poche
chiese e pochi templi indù. L'unica altra sinagoga presente in
un Paese arabo del Golfo sorgeva fino a oggi in Bahrain, che
ospita una piccola comunità ebraica.
Su questo l'Associazione delle comunità ebraiche del Golfo ha
salutato l'iniziativa degli Emirati: "c'è qualcosa di molto
speciale nel costruire una sinagoga in un Paese musulmano", ha
detto l'associazione citata dai media di Abu Dhabi. (ANSAmed).