(ANSA) - ROMA, 06 MAR - A un mese dai due catastrofici
terremoti che hanno colpito il sud della Turchia e la Siria, più
di 850.000 bambini sono ancora sfollati dopo essere stati
costretti a lasciare le loro case danneggiate o distrutte. Il
numero di bambini uccisi e feriti durante i terremoti e le loro
conseguenze non è ancora stato confermato, ma è probabile che
sia di molte migliaia. Lo denuncia l'Unicef spiegando che nella
sola Turchia, inoltre 1,9 milioni di persone sono ospitate in
rifugi temporanei con accesso limitato a servizi di base come
acqua, servizi igienici e medici nelle aree colpite. 2,5 milioni
di bambini nel Paese hanno bisogno di assistenza umanitaria
urgente.
"Le famiglie costrette a lasciare le loro case a causa del
terremoto, hanno trascorso le ultime quattro settimane
preoccupandosi di sopravvivere, con le loro vite sospese mentre
le scosse di assestamento continuano a farsi sentire - ha
commentato il Direttore Regionale dell'Unicef per l'Europa e
l'Asia Centrale, Afshan Khan - È ora fondamentale fare tutto il
possibile per aiutare le famiglie a ricostruire le loro vite,
fornendo ai bambini un supporto psicosociale, facendoli tornare
a studiare al più presto e garantendo loro una certa stabilità
in mezzo al caos".
In Siria la stima è che più di 500.000 persone - prosegue
Unicef - siano state costrette ad abbandonare le loro case a
causa dei terremoti. Le case di molte famiglie sono state
distrutte e molti bambini hanno paura di tornare nelle
abitazioni danneggiate a causa delle continue scosse di
assestamento. Anche prima dei terremoti, la Siria aveva il
maggior numero di sfollati interni al mondo, con 6,8 milioni di
persone sfollate, tra cui quasi tre milioni di bambini. In tutta
la Siria, più di 3,7 milioni di bambini sono stati colpiti dalle
scosse.
In Turchia, l'Unicef ha lanciato un appello per 196 milioni di
dollari per raggiungere 3 milioni di persone, tra cui 1,5
milioni di bambini, mentre la Siria, secondo l'Unicef, ha
bisogno di 172,7 milioni di dollari per fornire un sostegno
immediato e salvavita a 5,4 milioni di persone (tra cui 2,6
milioni di bambini) colpite dal terremoto. (ANSA).