(ANSA) - TEL AVIV, 11 APR - Il Museo dell'Olocausto Yad
Vashem ha criticato un accordo raggiunto di recente fra i
governi di Israele e Polonia che consente, dopo tre anni di
sospensione, la ripresa di viaggi studio sulla Shoah di
scolaresche israeliane e che include anche approfondimenti sulle
sofferenze patite dal popolo polacco durante l'occupazione
tedesca, e poi anche durante quella russa. Ieri accese polemiche
si sono sviluppate in Israele dopo che Haaretz ha svelato che
all'accordo è stata annessa una lista di siti polacchi a
disposizione delle scolaresche in visita. Fra questi, secondo il
giornale, anche istituti in cui sono celebrati polacchi che si
macchiarono di crimini contro gli ebrei.
In un comunicato Yad Vashem ha rilevato che quella lista
"include posti problematici", che non dovrebbero essere visitati
nel contesto dei viaggi studio delle scolaresche israeliane. Yad
Vashem ha aggiunto di non essere stato consultato in anticipo e
ha suggerito di astenersi dal condurre gruppi in luoghi dove gli
eventi della Shoah "non sono rappresentati sulla base di
ricostruzioni storiche accurate".
Il ministro degli Esteri Ely Cohen ed il ministro
dell'istruzione Yoav Kisch (entrambi del Likud) hanno invece
difeso l'accordo con la Polonia, rilevano che le delegazioni
avranno comunque potere di scegliere "anche uno solo" fra decine
di siti polacchi messi a disposizione. Indignata invece la
reazione dell'ex premier Yair Lapid (figlio di un sopravvissuto
alla Shoah) secondo cui "Israele in questa circostanza ha
rinunciato ai suoi valori e ai suoi principi". "Israele è
responsabile della preservazione del ricordo della Shoah e della
lotta all'antisemitismo. Kisch e Cohen si sono arresi alle
richieste polacche e hanno accettato di mandare allievi
israeliani in luoghi dove la Storia viene falsificata, dove si
rappresentano i polacchi come le vittime principali. Si tratta -
ha concluso - di una vergogna nazionale". (ANSA).