TEL AVIV - Il ministro della Sicurezza nazionale - e leader della destra radicale 'Potenza ebraica' - Itamar Ben Givr ha visitato questa mattina la Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei, ndr) a Gerusalemme.
La visita è avvenuta due giorni dopo il 'Jerusalem Day', il giorno che Israele ha dedicato alla città.
"Gerusalemme - ha detto il ministro - è la nostra anima.
Tutte le minacce di Hamas non le aiuteranno, noi siamo responsabili di Gerusalemme e di tutta la terra di Israele".
Il gesto di Ben Gvir è stato prontamente condannato dal presidente Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e dalla Giordania. Il portavoce del ministro degli Esteri di Amman, Sinan Majali, ha parlato di "atti di provocazione e da condannare". "Rappresentano una palese violazione - ha detto citato dalla Petra - della legge internazionale, così come dello suo storico e legale status quo e dei luoghi santi". Per Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente Abu Mazen, si tratta di "un aperto assalto al luogo santo che avrà conseguenze serie".