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Le armi del partito di Dio e il reticolo di tunnel

Le armi del partito di Dio e il reticolo di tunnel

Così Hezbollah da 30 anni prepara la resistenza all'invasione

ROMA, 25 settembre 2024, 19:00

Lorenzo Trombetta

ANSACheck
Hezbollah fighters © ANSA/EPA

Hezbollah fighters © ANSA/EPA

Non solo un ricco arsenale di missili a corta, media e lunga gittata ma anche una serie di armi e trappole esplosive per rendere difficile l'eventuale avanzata di terra israeliana nel sud del Libano: Hezbollah, che nel corso degli ultimi trent'anni ha costruito una fitta rete di cunicoli e bunker sotterranei, da tempo si dice pronto a resistere all'invasore, nonostante i pesanti colpi subiti negli ultimi giorni alla sua rete di comunicazione interna.
    Prima delle armi e del sostegno decisivo dell'Iran, la forza principale di Hezbollah è lo stretto legame con la popolazione del sud del Libano, di ampie zone della Bekaa e della periferia meridionale di Beirut: in tutto circa un milione di persone.
    Sul terreno, Hezbollah afferma di poter contare su 100mila combattenti attivi in Libano, sostenuti anche da ausiliari nella vicina Siria. Questo ampio schieramento ha un arsenale stimato come tre volte maggiore di quello di Hamas a Gaza. Secondo analisti, quasi tutta la popolazione israeliana è minacciata dai missili di corta, media e lunga gittata dei jihadisti sciiti libanesi, che possono colpire fino ai confini israeliani con il Sinai egiziano. In caso di un'invasione di terra israeliana, non è escluso che Hezbollah possa ricorrere all'uso di questi missili.
    In particolare, come suggerisce il Wall Street Journal, il partito libanese disporrebbe di un missile anticarro guidato di fabbricazione iraniana chiamato Almas ('Diamante') che "conferisce a Hezbollah un grado di precisione molto più elevato nei suoi attacchi rispetto all'ultima guerra con Israele nel 2006. Gli analisti militari ritengono che l'Almas sia una versione modificata di un missile israeliano chiamato Spike".
    A questo si aggiungono 150 mila tra proiettili di artiglieria, razzi di corta gittata (Falaq 1 e 2, Shahin, Katiyuscia, Fajr 3), capaci di raggiungere l'Alta Galilea e di colpire fino a 40 km nella profondità territoriale israeliana a partire dal sud del Libano, come già avvenuto più volte negli ultimi giorni in risposta all'escalation di Israele.
    Hezbollah è anche in possesso di 65 mila missili di media gittata (Fajr 5, Khaibar 1, M303, Zilzal 1) che possono raggiungere il Lago di Tiberiade e la Cisgiordania (75 km), Tel Aviv (120 km), Ashdod (165 km) e Gaza (215 km). A questi si aggiungono circa 5 mila missili di lunga gittata (Fateh 110 e SCUD C), tra i 260 e 500 km, in grado di raggiungere il confine col Sinai, e duemila droni e centinaia tra missili anti-nave (C802, Yakhont) di lunga gittata (200-300 km) e mini-sottomarini.
    Per resistere all'invasore, l'arsenale di Hezbollah si completa con migliaia di missili terra aria SAM anti-aereo e migliaia di razzi anti-carro teleguidati. I combattenti sciiti, duramente colpiti e decimati dagli attacchi subiti la settimana scorsa tramite i cercapersone, possono comunque operare e muoversi nella fitta rete di tunnel e bunker costruiti sin dagli anni '90 dagli ingegneri del partito e da quelli iraniani. Un reticolato sotterraneo che va dalla zona costiera di Naqura e Tiro fino alle montagne innevate del monte Hermon e delle Alture del Golan, passando per gli anfratti collinari di Bint Jbeil e la pianura di Marjuyoun. 
   

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