"Siamo una parte importante
dell'agenzia spaziale europea, in Italia lavoriamo sodo per il
(sistema di navigazione satellitare, ndr) Galileo Constellation,
ci sono un sacco di satelliti made in Italy... ma dobbiamo
cooperare di più in questo settore, che è cruciale per il
futuro": lo ha detto in un video messaggio il ministro degli
esteri Antonio Tajani alla "Giornata Nazionale dello Spazio"
ospitata dall'ambasciata italiana a Washington, che ha riunito
dirigenti e aziende italiane e americane leader del settore: tra
le altre Leonardo e le sue partecipate, Telespazio e Thales
Alenia Space, Avio, Argotec, Altec, D-Orbit, Breton, Picosats,
Space Factory, Astra Space, BluElectronic, AEREA, e sul fronte
americano Blue Origin, SpaceX, Axiom Space, Boeing, Virgin
Orbit, Virgin Galactic. "L'Italia è pronta per una migliore
cooperazione con gli Usa. Vogliamo lavorare insieme per un
futuro migliore, per le nostre famiglie, per i nostri Paesi, per
più politiche industriali e contro il climate change", ha
proseguito Tajani.
Gli ha fatto eco l'ambasciatrice Mariangela Zappia,
ricordando che la giornata dello spazio cade in coincidenza con
quella che nel dicembre del 1964 vide l'Italia diventare il
terzo Paese al mondo a lanciare un satellite nello spazio, dopo
Usa e Urss. Da allora, ha proseguito, l'Italia "è sempre stata
parte del piccolo gruppo di player visionari del settore", con
un'industria diffusa da nord a sud che copre l'intera filiera
della space economy, come ha sottolineato in un video messaggio
pure il presidente dell'agenzia spaziale italiana (Asi) Giorgio
Saccoccia. Ed è diventato, ha aggiunto Zappia, "un partner
fidato degli Usa anche nello spazio", "primo principale Paese
europeo a siglare un accordo bilaterale con la Nasa e il primo
ad aderire agli accordi Artemis". "Un partner indispensabile",
ha confermato Chirag Parikh, vice assistente della presidente
del National Space Council (cioè Kamala Harris) ed executive
secretary dello stesso organismo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA